Friday, 19 December 2025
Informazione dal 1999
Pubblicato il 19 December 2025 alle 07:00
Aglientu. Dicembre ad Aglientu, non è soltanto tempo di attesa e luci natalizie: è il momento in cui la musica diventa rito collettivo. Lo racconta Massimo Tiveddu, direttore artistico dell’Aglientu Summer Blues Festival e della sua declinazione invernale, incontrato alla vigilia dell’XI edizione dell’Aglientu Winter Festival, appuntamento ormai consolidato nel panorama degli eventi culturali del nord Sardegna.
Promossa dall’Associazione Culturale La Muita in collaborazione con il Comune di Aglientu, la rassegna rappresenta la naturale evoluzione invernale di un progetto nato per portare musica di qualità e respiro internazionale anche nei mesi più freddi. Una sfida culturale che, anno dopo anno, si è trasformata in un punto fermo per residenti e visitatori, confermando come il linguaggio del blues e del gospel sappia parlare a pubblici diversi, superando stagioni e confini.
Massimo Tiveddu, direttore artistico dell’Aglientu Summer Blues Festival, racconta con parole semplici ma cariche di significato l’anima di un progetto culturale che vive prima di tutto di passione. Il Winter Festival, con i concerti ospitati nel nuovo Auditorium comunale, rappresenta solo una parte di un lavoro più ampio e articolato che si sviluppa durante tutto l’anno, culminando nel grande appuntamento estivo di agosto, quando ad Aglientu arrivano artisti da tutta Europa e dagli Stati Uniti.
"Quello che facciamo in inverno – ci racconta Massimo Tiveddu – è una naturale estensione di ciò che portiamo avanti d’estate. Il 27 dicembre, ad esempio, torniamo in auditorium con un altro concerto, ma il cuore del progetto resta il festival di agosto, dal 18 al 20, quando accogliamo musicisti provenienti da ogni parte del mondo". Un cartellone costruito con cura, che negli anni ha permesso al pubblico sardo di incontrare dal vivo grandi nomi del blues americano e le espressioni più autentiche del gospel, spesso in tournée sull’Isola proprio grazie al lavoro dell’organizzazione di Aglientu.
Dietro le quinte, però, c’è una realtà fatta di impegno quotidiano e scelte coraggiose. Il festival è una realtà no profit, sostenuta esclusivamente dalla dedizione di chi lo anima. "Non lo facciamo per un ritorno economico – sottolinea Tiveddu – non c’è alcun interesse personale. Anzi, a volte capita anche di investire risorse proprie. È una passione vera, l’unico motore che ci spinge ad andare avanti".
Un entusiasmo che negli anni ha trasformato Aglientu in un punto di riferimento per gli amanti del blues e del gospel, dimostrando come anche una piccola comunità possa diventare un luogo di incontro internazionale, se guidata da visione, tenacia e amore autentico per la musica.
Quest’anno il festival trova casa nel nuovo Auditorium Comunale di via Mare, spazio moderno pensato per accogliere eventi di rilievo e valorizzare la socialità attraverso la cultura. Due le date in programma, entrambe a ingresso gratuito e con inizio alle 21.30, a sottolineare una scelta precisa: rendere la musica un bene condiviso e accessibile.
Ad aprire la rassegna, giovedì 18 dicembre è stato un evento di portata internazionale: l’unica tappa sarda dei The Real Soul of Gospel, formazione storica proveniente da New Orleans, culla di sonorità che hanno fatto la storia della musica afroamericana. Un ensemble di sette voci, accompagnate da pianoforte e sassofono, che porta sul palco oltre ottant’anni di tradizione gospel, maturata tra chiese battiste e strade della Louisiana. Un concerto che ha entusiasmato il pubblico restituendo l’energia autentica della “Big Easy”, con tutta la forza spirituale e trascinante che ha reso celebre questo genere nel mondo.
Il secondo appuntamento, sabato 27 dicembre, cambia registro ma non intensità emotiva. Sul palco salirà Moses Concas, armonicista sardo noto al grande pubblico per la vittoria a Italia’s Got Talent, con lo spettacolo Armonica e libertà. Un viaggio sonoro che intreccia memoria e contemporaneità, ispirazioni letterarie e artistiche, tecnologia e tradizione. L’armonica diventa voce narrante di identità, territori e vissuti, dialogando con sonorità urbane, atmosfere cinematografiche e richiami profondi alla cultura isolana.
«L’inverno di Aglientu ha imparato a scaldarsi con la musica», sottolinea Tiveddu, evidenziando come il Winter Festival non sia una semplice appendice del cartellone estivo, ma un progetto con una propria identità, capace di intercettare lo spirito del Natale attraverso linguaggi universali come il gospel e il blues.
Tra attualità culturale, costume e grandi eventi, Aglientu conferma così la sua vocazione a essere crocevia di esperienze artistiche di qualità. E mentre fuori le temperature scendono, dentro l’auditorium il ritmo, la voce e l’anima della musica promettono di accendere uno degli inverni più caldi della Gallura.
19 December 2025
19 December 2025
19 December 2025
19 December 2025
17 December 2025
17 December 2025
17 December 2025
16 December 2025
16 December 2025
16 December 2025
16 December 2025