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Air Italy: lavoratori manifestano a Milano davanti al Palazzo della Regione e Solinas convoca sindacati a Cagliari

Nuova manifestazione dei lavoratori Air Italy per fermare i licenziamenti

Patrizia Anziani

Pubblicato il 01 May 2021 alle 13:00

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Milano. Continua la battaglia dei lavoratori Air Italy, la compagnia con base a Olbia e Malpensa. Ieri, 30 aprile, circa 200 lavoratori con tutte le rappresentanze sindacali hanno manifestato a Milano, sotto il palazzo della Regione Lombardia, bloccando il traffico in via Melchiorre Gioia. Una manifestazione chiassosa ma pacifica con numerosi uomini delle forze dell'ordine schierati per evitare qualsiasi situazione spiacevole.  Per i 1400 lavoratori Air Italy, in cassa integrazione fino al 30 giugno, al momento si intravede solo lo spettro della disoccupazione. Assistenti di volo, piloti e personale di terra ieri hanno bloccato il traffico stradale per essere ricevuti dal governatore Attilio Fontana. " Noi chiediamo un pronto intervento da parte della Regione Lombardia, il suo Presidente Fontana fin dal primo giorno della messa in liquidazione della compagnia Air Italy si è impegnato con la promessa di mettere in atto interventi concreti a favore dei suoi 1400 lavoratori", così ha dichiarato Rosario Caciuottolo di Uil trasporti ai microfoni della Rai auspicando quelle risposte che i lavoratori attendono dall'11 febbraio 2020, giorno della dichiarazione della messa in liquidazione della compagnia sardo-Qatariota.  "Ancora non si sono prospettate delle risoluzioni industriali che permettano il riassorbimento di tutte queste professionalità e quindi siamo alla ricerca di soluzioni che devono andare anche ad inserirsi in un contesto goverativo. Chiediamo risposte non solo alla Regione Lombardia e alla Regione Sardegna, che fanno parte della vertenza Air Italy, ma anche da parte del Governo per il rinnovo della cassa integrazione" ha precisato Gianluca Griffo di Cgil.  I liqudatori di Air Italy sempre ieri, 30 aprile, hanno confermato la propria indisponibilità alla sottoscrizione dell’accordo necessario al blocco dei licenziamenti e alla proroga della cassa integrazione per i suoi 1400 dipendenti.  "Le trattative in sede aziendale previste dalla Legge 223/91 sui licenziamenti collettivi, propedeutiche a quelle in sede ministeriale, si stanno rivelando totalmente infruttuose a causa dell’ostinata chiusura della proprietà aziendale, nonostante la sua enorme responsabilità nella drammatica situazione sociale determinatasi.Pertanto se i liquidatori dovessero confermare, anche nelle poche settimane residue di trattative, questa loro volontà, i 1400 lavoratori di Air Italy saranno i primi ad inaugurare in Italia la stagione dei licenziamenti di massa in era covid", ha spiegato a Marco Bardini di Anpav rinnovando l'accorato appello a tutte le forze politiche "chiediamo ai Presidenti delle Regioni Sardegna e Lombardia oltre che ai Ministeri dello Sviluppo Economico e del Lavoro di farsi parte attiva per fermare la macelleria sociale in atto in Air Italy e scongiurare la conseguente dispersione delle sue competenze aeronautiche, di vitale importanza per il rilancio dell’economia italiana".  "L'Unione Sindacale di Base supporta tutte le iniziative atte a mantenere alta l'attenzione sulla vertenza Air italy che volge drammaticamente alle battute conclusive. Iniziative locali a Milano, Cagliari e Olbia, ma soprattutto durante la fase ministeriale che inizierà a metà maggio e durerà 30 giorni".  Così dichiara Alessandro Brandanu di USB invitando ancora una volta "tutti i colleghi a manifestare la propria preoccupazione per l'ennesima vicenda in cui i lavoratori pagano il prezzo salato di gestioni industriali pessime e di una politica nella migliore delle ipotesi distratta e che non svolge il proprio ruolo di controllo". Dopo la manifestazione di ieri sotto il Palazzo della Regione Lombardia, i lavoratori Air Itay si stavano preparando alla manifestazione davanti a Villa Devoto a Cagliari. La manifestazione era prevista per il prossimo 3 maggio, ma i sindacati sono stati convocati per un incontro formale dal Presidente Christian Solinas. Con la riapertura del tavolo istituzionale, l'appuntamento con Solinas è stato fissato ufficialmente per il prossimo 5 maggio. Per i lavoratori si ipotizzano nuovi spiragli, manifestazione rimandata quindi, ma la battaglia per scongiurare i licenziamenti continua. Nel video pubblicato su Air Italy Magazine un momento della manifestazione a Milano.