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Pubblicato il 10 May 2016 alle 11:25
Calangianus, 10 maggio 2016 - La scomparsa improvvisa di uno dei fratelli Molinas, Ezio, è un evento che ha profondamente toccato la comunità; Calangianus deve molto ai fratelli Molinas e lo sa bene: il loro stabilimento di sughero è il vero e proprio simbolo di un'imprenditoria che non si arrende.Ezio, il quarto degli otto figli (Piero, Luciano, Franco, Ugo, Giovanna, Renato, Walter) di ziu Pippinu, è stato stroncato da un male incurabile in pochi mesi.
Ziu Pippinu è l’anziano artigiano che fra gli anni '60 e '70 pose le basi di una di quelle che è diventata una delle più grandi aziende di sughero, i cui rampolli hanno poi declinato l'attività anche nel settore turistico,comprando l’hotel Sporting e la marina a Porto Rotondo, acquisendo altri alberghi tra cui quello di Petra Bianca a Cala di Volpe e operando altri investimenti in porti e hotel a Marinella e Cala Bitta. I fratelli Molinas hanno saputo sfruttare nel modo migliore l'eredità imprenditoriale del padre e grazie a questo, la loro azienda ha retto la crisi in modo eccellente.
Ezio, lavoratore instancabile e riservato, si occupava della fabbrica Portital in Portogallo, dell'approvvigionamento di sughero e di vari cantieri sulla costa. Gli operai e i lavoratori ne evidenziano le doti umane, la modestia, l’umiltà, il rispetto .
"Per lui - dice un operaio - eravamo persone con un volto ed una storia, ci chiedeva dei figli, della famiglia e ci ripeteva con pacatezza che per uscire dalla crisi occorreva svolgere il lavoro al meglio". Un suo motto, che riassume la visione che aveva del lavoro era : “Se il lavoro è ben fatto tutti se ne trae vantaggio: l’azienda. l’operaio, la tua famiglia”.
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