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Pubblicato il 11 July 2016 alle 17:24
Sassari, 11 Luglio 2016 -La Guardia di Finanza di Sassari, a conclusione di una articolata indagine partita da alcuniaccertamenti tributari e condotta sotto la guida della Procura della Repubblica della stessacittà, nella persona del Sostituto Procuratore Dott. Giovanni Porcheddu, ha eseguito unprovvedimento di sequestro, di un importante impianto fotovoltaico sito nel Comune diGiave oltre a somme in contanti, per un valore complessivo di circa 8.900.000 euro.
L’attività investigativa, durata quasi due anni, ha permesso di scoprire un presunto disegno criminoso che, attraversopresuntedichiarazioni fraudolente rese da periti agronomi ed altriraggiri, avrebbepermesso ad una società residente a Giave, controllata da un gruppofinanziario facente capo ad una holding di Taiwan, di beneficiare di ingenti contributipubblici.
Gli ideatori del progetto avrebberoutilizzato relazioni agronomiche “di comodo” per ottenere leautorizzazioni necessarie a costruire numerosissime serre fotovoltaiche, per una capacitàtotale di 16MW e distribuite su una superficie di oltre 31 ettari. Le stesse serre avrebberopoi consentito ai proprietari dell’impianto di incassare il contributo statale relativo allaproduzione di energia rinnovabile.
Tali contributi sono riservati per legge a chi svolge direttamente attività agricola, mentre inquesto caso gli investitori stranieri – come emerso dalla documentazione acquisita edanalizzata nel corso delle complesse attività di indagine dai Finanzieri di Sassari – si sarebberodimostrati interessati unicamente all’incasso del contributo erogato dal Gestore per iServizi Elettrici, e si sarebbero invece totalmente disinteressati della coltivazione delterreno. Dal 2012, momento di entrata in produzione dell’impianto, i contributi illecitamenteincassati ammontano a circa 8.900.000 €, ai quali si devono aggiungere circa 3.500.000 dieuro proventi derivanti dalla vendita dell’energia elettrica prodotta, il c.d. “ritiro dedicato”.
La truffa sta nel fatto che le colture previste nelle relazioni agronomiche non sarebberomaistate effettivamente impiantate; in una delle relazioni si rappresentava addirittural’ambizioso progetto di impiantare a Giave una coltura di Aloe che avrebbe eguagliatol’intera produzione nazionale italiana della pianta, mentre in realtà tale piantagione non sarebbemai stata realizzata. Per cercare di rendere più difficili i controlli delle Fiamme Gialle, leaziende coinvolte procedevano ad acquistare prodotti agricoli da fornitori terzi, facendolipoi apparire nei bilanci come proventi dell’attività agricola, di fatto quasi inesistente.I rappresentanti legali delle società coinvolte (un romagnolo prima ed un tedescodomiciliato a Taiwan poi), e l’agronomo autore della relazione utilizzata per ottenere leautorizzazioni a costruire, sono stati deferiti in stato di libertà alla locale A.G. per i reati ditruffa aggravata e falso.
Nel corso delle indagini sono emersi anche ulteriori reati quali l’emissione e l’utilizzazionedi fatture per operazioni inesistenti, per l’ammontare complessivo di circa 1.500.000 dieuro, per i quali gli amministratori delle società verificate (due sardi, un lombardo ed untedesco) sono stati denunciati alla stessa A.G. competente.I fondi rinvenuti presso i conti correnti della società, derivanti dal contributo per l’energiaprodotta sono stati sottoposti a sequestro e convogliati nel Fondo Unico Giustizia, mentrel’enorme impianto fotovoltaico – del valore complessivo di circa 50.000.000 di euro - èstato sottoposto a sequestro con l’accortezza di mantenerlo in efficienza per consentire laproduzione di energia rinnovabile, senza però che alla stessa corrisponda più alcunaindebita remunerazione attraverso i contributi del Conto Energia, finanziati con le bolletteEnel di tutti gli utenti italiani.
Quello effettuato dai Finanzieri di Sassari rappresenta un importante servizio nel settoredella lotta alle indebite percezioni di contributi nazionali, e si inquadra nella quotidianaopera di tutela del bilancio dello Stato e dell’Unione Europea svolta dalla Guardia diFinanza.
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