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Bianca, Cronaca

Olbia, storia a lieto fine per 5 cuccioli abbandonati e chiusi in un sacco di iuta

Ancora una volta la Lida condivide il pensiero sugli abbandoni e la campagna di sterilizzazione

Olbia, storia a lieto fine per 5 cuccioli abbandonati e chiusi in un sacco di iuta
Olbia, storia a lieto fine per 5 cuccioli abbandonati e chiusi in un sacco di iuta
Olbia.it

Pubblicato il 01 November 2025 alle 12:19

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Olbia. Ennesimo atto di crudeltà e inciviltà dovuto all'abbandono di 5 cagnolini destinati alla morte se qualcuno non avesse notato quel sacco sigillato ma in movimento. Dalla Lida una nuova storia che unisce dolce e amaro, una storia a lieto fine ma che, come sempre, lascia aperti tanti interrogativi.

Sulla pagina Fb i volontari hanno condiviso questa nuova storia: "abbiamo ricevuto una telefonata che ci ha gelato il sangue: in un sacco di juta chiuso ermeticamente con una fascetta da elettricista, sono stati trovati 5 cuccioli di appena un mese di vita. Sono arrivati al rifugio in condizioni devastanti, piccoli corpicini fradici, tremanti, affamati e terrorizzati. Questa scena straziante parla più di mille parole e ci mostra la faccia più oscura dell'umanità, quella dell'indifferenza totale verso la sofferenza di creature indifese. Chi ha compiuto questo gesto ignobile, probabilmente un allevatore o qualcuno che si improvvisa tale, ha dimostrato una bassezza morale che ci lascia senza parole. Il sacco utilizzato era chiaramente quello del mangime per animali".
 
"Ma c'è un aspetto ancora più grave in tutta questa vicenda, chi li ha abbandonati ha fallito due volte. La prima quando non ha sterilizzato i propri animali, - i volontari ancora una volta puntano l'attenzione su questo tema della sterilizzazione - dimostrando totale irresponsabilità, la seconda quando di fronte al problema da lui stesso creato, ha scelto la via più vigliacca e crudele: l'eliminazione di queste vite. Vogliamo gridarlo forte e chiaro, l'abbandono non è mai la soluzione, ma uno scaricare le conseguenze delle proprie mancanze su una comunità già sovraccarica di emergenze".
 
"La tragedia di questi cuccioli è la diretta conseguenza di una mentalità arretrata che vede nella riproduzione incontrollata degli animali un diritto invece che una responsabilità. La sterilizzazione non è crudeltà ma prevenzione. È l'atto più responsabile che un proprietario possa compiere per evitare che si ripetano situazioni come questa. È fondamentale che la Regione e le autorità competenti instaurino regole ferree che obblighino tutti i proprietari di animali a sterilizzarli. Non possiamo più tollerare che il randagismo e l'abbandono proliferino a causa dell'irresponsabilità di pochi - concludono dalla Lida.