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Olbia. Si lavora per il Bilancio di Previsione. Obiettivo: non alzare le tasse

Olbia. Si lavora per il Bilancio di Previsione. Obiettivo: non alzare le tasse
Olbia. Si lavora per il Bilancio di Previsione. Obiettivo: non alzare le tasse
Angela Galiberti

Pubblicato il 20 April 2015 alle 15:51

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Olbia, 20 Aprile 2015 - Solo tra una decina di giorni il bilancio di previsione della Città di Olbia avrà una forma quasi ben definita. Intanto, però, l'Assessorato al Bilancio - guidato da Ninni Chessa (Pd) - ha già una visione complessiva dello strumento più importante per amministrare la città. Una visione che costringerà l'amministrazione a fare scelte molto importanti. Intanto il primo fondamentale obiettivo è approvare il Bilancio di previsione il prima possibile, presumibilmente entro il mese di Aprile. Il problema è, però, un altro: lo Stato che chiede ancora sacrifici ai comuni. "Lo Stato ci ha già comunicato che dobbiamo cedere parte delle entrate del Comune di Olbia al Fondo di Solidarietà - ha detto l'assessore Ninni Chessa -. L'anno scorso abbiamo dato allo Stato 10milioni di euro. Quest'anno ci avviciniamo e forse superiamo i 15milioni di euro. La metà dei soldi che chiediamo ai nostri cittadini va allo Stato. E' chiaro che con tutti questi milioni in meno siamo costretti a fare delle scelte, però non aumenteremo le tasse. Non possiamo farlo, la situazione economica è troppo difficile". In pratica più o meno la metà dei soldi incamerati con le tasse degli olbiesi se ne va a Roma. E non torna indietro neanche quando Olbia anticipa soldi che lo Stato avrebbe dovuto tirare fuori per foza. Il riferimento è ovviamente all'alluvione: tra un intervento e l'altro (ripristini, ristori etc) il Comune di Olbia ha anticipato 20milioni di euro. Un sacco di soldi che non sono ancora tornati nelle casse di via Garibaldi e forse non torneranno mai. "Abbiamo anticipato una cifra notevole per l'alluvione - ha sottolineato Ninni Chessa -. Siamo contenti di averlo potuto fare. Se non avessimo avuto questa possibilità, la città sarebbe ancora devastata". Olbia si trova in una situazione paradossale: ogni anno - con le tasse comunali - incamera una cifra importante, ha un bilancio sano, ha necessità e voglia di investire, ma una buona parte delle risorse vanno a Roma e lì rimangono. "Tra poco entreranno in vigore delle nuove norme e il bilancio comunale si avvicinerà sempre di più al bilancio di un'azienda - ha continuato Ninni Chessa -. Ogni investimento sarà legato ad una tempistica di spesa, e questa è una cosa positiva. Però, secondo me, siamo con un federalismo zoppo". Il cruccio dell'assessore Chessa è l'abbassamento delle tasse. Cosa, questa, che la maggioranza si era data come obiettivo fondamentale. A livello generale probabilmente l'amministrazione non riuscirà ad abbassare le tasse a tutti: si limiterà a non alzarle. Però qualcosa di positivo si muove in Zona industriale. A quanto sembra, grazie ad un accordo tra Comune e Cipnes, le aziende non dovranno pagare quei 0,30 cents/mq per i servizi indivisibili dell'area produttiva. Imposizione, questa, che era doppia e che con questo accordo verrà azzerata.