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Olbia, ritorna la festa di zona Baratta: condivisione e socialità non solo per il quartiere

Ecco la storia di questo evento che affonda le radici nel passato

Olbia, ritorna la festa di zona Baratta: condivisione e socialità non solo per il quartiere
Olbia, ritorna la festa di zona Baratta: condivisione e socialità non solo per il quartiere
Barbara Curreli

Pubblicato il 27 July 2025 alle 09:00

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Olbia. Anche quest’anno zona Baratta si prepara a fare il pieno di allegria, musica e sorrisi con la quinta edizione della "Festa di Quartiere", appuntamento sabato 2 agosto in piazza Sant'Antonio a partire dalle 20.

"Dopo il grande successo delle edizioni precedenti, siamo pronti a fare ancora meglio e con il vostro entusiasmo sarà sicuramente una serata da ricordare" - fa sapere il gruppo dei giovani organizzatori. Ad aprire la festa a partire dalle 20 ci penseranno Davide e Lorenzo, seguiti dall’energia travolgente della Festivalbar Band, per farvi ballare e cantare tutta la notte. Non mancheranno ovviamente i mitici panini con la salsiccia e birra a fiumi per rinfrescarsi tra una risata e l’altra".

Federico Caocci, giovane olbiese, parte attiva e promotore di questa festa ci racconta come hanno cominciato: "abbiamo iniziato nel 2019 con la prima arrostita in via dell'Erica ed è stato un momento per ritrovarsi con un barbecue tra amici. La pandemia ci ha messo uno stop, ma nel 2021 abbiamo ripreso con una bella festa, anche questa ristretta tra familiari e amici. Nel 2023 c'è stato il boom, la via si è riempita di gente, nel frattempo ci siamo ovviamente strutturati con le necessarie autorizzazioni e nel 2024 abbiamo richiesto la piazza Sant'Antonio per fare la festa". 

Come è nata l'idea di questa festa?
"Siamo un gruppo di amici che si è ritrovato l'anno dell'alluvione, quando si cresce ognuno prende la propria strada preso da tante cose, - riflette Caocci - ma in quell'occasione casa nostra (di nostro padre, mia, di Fabrizio e di Davide) è diventata un po' il covo di tutti i volontari. Siamo stati i primi a pulire la cantina che era stata allagata e tutti i volontari che davano una mano in quella zona venivano a mangiare da noi a pranzo e a cena. Poi chiacchierando, sempre nel 2013, si parlava di organizzare qualcosa che potesse ricordare questi momenti che per quanto legati a un brutto evento avevano favorito la condivisione e il ritrovarsi".

"La festa è fondata su un principio molto molto chiaro, non è fatta per fare soldi e non ha scopo di lucro, ma nasce proprio per dare la possibilità a chiunque di mangiare un panino e bere una birra, (copriamo giusto le spese), anche perché durante l'anno dell'alluvione abbiamo visto la fame delle persone e la disperazione. Questa festa - ribadisce Caocci- vuole essere un momento di gioia, unione e condivisione per tutto il quartiere e non solo".
 
"L'invito lo estendiamo a tutti, - conclude Caocci - non solo ai residenti della zona, invitiamo tutti sia a partecipare alla nostra festa ma anche a cercare di rifare quello che a Olbia si è perso negli anni, perché fino agli anni '50 in città si facevano sempre le feste di quartiere".