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Olbia, M5S attacca: amministrazione Nizzi pensa alle inaugurazioni e non ai cittadini

Olbia, M5S attacca: amministrazione Nizzi pensa alle inaugurazioni e non ai cittadini
Olbia, M5S attacca: amministrazione Nizzi pensa alle inaugurazioni e non ai cittadini
Olbia.it

Pubblicato il 16 January 2020 alle 18:49

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Olbia, 16 gennaio 2020 - Nuovo attacco all'amministrazione Nizzi da parte del Movimento 5 Stelle, che questa volta si dedica alla Scuola Civica di Musica.

Scuola per la quale, fa notare il Movimento, è stato cambiato il regolamento di funzionamento con la delibera 19 del 21 marzo 2019.

Modifica che ha inserito un limite di età al suo direttore: "ad oggi glieffetti di questa scelta sono il fermo delle attività dopo le iscrizioni e ilsaldo delle quote a giugno 2019".

Critico il Movimento 5 Stelle in particolare i consiglieri comunali Roberto Ferinaio e Maria Teresa Piccinnu.

"Ultimamente l’attività politica di questa amministrazione e delsindaco in primis sia più incentrata sugli eventi e le inaugurazioni trionfalie poco o niente sul cittadino comune che si vede privato dei servizi più vari:dalla completa fruibilità delle palestre comunali, ai servizi igienici delparco, alle piazze del centro come Piazza Mercato che da dieci anni è unaincompiuta costata già 6 milioni di euro", attacca Ferinaio.

La consigliera Piccinnu rimarca il fatto che si tratta di temi per i quali la minoranza ha chiesto più volte risposte.

"Tutti itemi per i quali abbiamoespressamente richiesto spiegazioni in consiglio che non arrivano mai.Riteniamo che il cittadino debba essere posto al centro dell’agenda politica eche debba avere le dovute risposte alle proprie esigenze", spiega Maria Teresa Piccinnu.

"In questo ennesimoepisodio di inefficienza a subire particolare pregiudizio sono i nostri giovaniche sono sempre più disillusi e confinati vivere la città come spettatori e non come parte attiva, e questa riteniamo sia una diretta conseguenza delle sceltepolitiche di questa amministrazione", rincara la dose.

"Siamo in attesa di risposte alle interrogazioni e agli ordini del giorno richiesti nel 2019 a spregio della rappresentanza come M5S, democraticamente espressa con le elezioni 2016", conclude Piccinnu.