Thursday, 26 June 2025

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Olbia, fallimento totale su gestione rifiuti: aumenta la Tari fino al 17%

Per le utenze non domestiche l'aumento può toccare il 20%

Olbia, fallimento totale su gestione rifiuti: aumenta la Tari fino al 17%
Olbia, fallimento totale su gestione rifiuti: aumenta la Tari fino al 17%
Olbia.it

Pubblicato il 26 June 2025 alle 08:13

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Olbia. Cornuti e mazziati: così dovranno sentirsi d'ora in poi tutti gli olbiesi quando si recheranno negli uffici postali a pagare la Tari. Cornuti, perché pagano (e molti non lo fanno). Mazziati, perché pagano tanto per un servizio che, evidentemente, non funziona a dovere. Ieri, il Consiglio comunale di Olbia ha approvato - con i voti della sola maggioranza - l'aumento delle tariffe per la raccolta dei rifiuti soldi urbani.

Andiamo subito al sodo: l'aumento delle tariffe arriva fino al 17% per le utenze domestiche e può toccare il 20% per le utenze non domestiche. In soldoni, se prima pagavate 100 euro, ora pagherete fino a 117 euro per un piccolo appartamento e fino a 120 euro per una piccola utenza commerciale (per esempio, un ufficio). Non è un aumento trascurabile, è parecchio significativo, soprattutto se consideriamo che gli stipendi medi sono bassi e che anche per un'utenza commerciale un aumento dei costi così alto su grandi metrature fa un'enorme differenza.

Fin qui i dati, nudi e crudi. Il dato politico è, se possibile, anche più impietoso. Il sindaco Settimo Nizzi, nel suo intervento, ha definito il servizio di raccolta come "pessimo", ammonendo successivamente l'azienda che se ne occupa cioè la De Vizia.

C'è però da farsi delle domande, perché il progetto che sta alla base dell'ultimo appalto non arriva dal nulla, ma è stato strutturato dagli uffici comunali e non da alieni che non conoscono Olbia. Nonostante questo, il nuovo servizio è andato subito in crisi e l'appalto è stato rimodulato con un aggravio dei costi per le casse comunali del quasi 35% in più. Si passa da una spesa di 18 milioni di euro all'anno a ben 24 milioni. Il che vuol dire ben 6 milioni di euro in più per ogni anno per un servizio che avrebbe dovuto funzionare sin da subito. 

A spiegare cosa è successo è stato l'ingegner Antonello Zanda, dirigente del Comune di Olbia. Zanda ha parlato di "ottimismo", in riferimento all'appalto del 2023, poiché il nuovo progetto "risparmiava" un milione in meno rispetto al quello del 2012, nonostante l'aumento dei prezzi. "Eravamo convinti di aver fatto un buon lavoro", ha detto Zanda, rivolgendosi all'aula. 

"Purtroppo ci siamo scontrati con la realtà, e cioè con quale? Abbiamo - ha sottolineato Zanda - sicuramente sottovalutato quelle che erano le presenze turistiche nel periodo estivo".

Come si fa a sottovalutare la pressione antropica che una città come Olbia subisce a causa dell'overtourism estivo non è dato sapere, eppure questo è quanto è successo. E sta proprio qui il fallimento politico di questa amministrazione: governare una città da quasi dieci anni e non comprendere le sue problematiche né la loro evoluzione in peggio. 

Sebbene sia vero che la rimodulazione fosse necessaria, ed è vero che l'inciviltà è purtroppo diffusa, è altrettanto vero che è compito della politica dare gli indirizzi per prevenire e intervenire. Se la lettura della realtà da parte di chi amministra è carente, i risultati sono questi. E a pagare è Pantalone.