Friday, 13 June 2025
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Pubblicato il 12 June 2025 alle 14:15
Olbia. La nuova Provincia della Gallura è ufficialmente ripartita.
Nel corso della conferenza stampa di oggi, l'Amministratore straordinario Rino Piccinnu ha illustrato criticità, obiettivi e priorità del nuovo ente. Nell’occasione è stato presentato anche il logo provvisorio: uno stemma suddiviso in quattro simboli – Tavolara con la nave fenicia per Olbia, il galletto per Tempio, il Monte Acuto e la torre del Giudicato di Gallura.
"Abbiamo capacità di spesa – ha detto Piccinnu – e da ora saremo noi a deliberare sulle nostre necessità, nel rispetto dei limiti di bilancio. È stato un lavoro duro iniziato a ottobre, proseguito con il commissario Gian Piero Scanu, che ha permesso la separazione dalla città metropolitana di Sassari".
I numeri parlano chiaro: 32 milioni di euro di spese correnti e 54 milioni di euro di investimenti. "Tutte le entrate, purtroppo, vengono trattenute dallo Stato. Accade solo in Sardegna e Sicilia", ha denunciato Piccinnu, riferendosi al prelievo forzoso sugli F24. "Se si interrompe il Fondo Unico regionale, le province vanno in paralisi".
Una delle grandi emergenze è quella del personale: "Dovremmo avere 120 dipendenti, ne abbiamo meno di 59. E appena due dirigenti. Così è impossibile gestire 200 depuratori, 800 chilometri di strade e 22 plessi scolastici".
La sfida più immediata è quella della strada di Monte Pinu. "Grazie alla Regione, che ieri ha deliberato gli ultimi 3,2 milioni mancanti, siamo pronti: il 30 giugno ANAS completerà la sua parte e dal 1° luglio partiamo noi. Confidiamo di chiudere i lavori anche prima del 31 dicembre 2025", ha spiegato Piccinnu.
Altro tema urgente: l’edilizia scolastica. "Abbiamo tre scuole in HI4 che restano aperte solo grazie alla firma del dirigente. Se domani non firma più, 2000 studenti resteranno senza sede. Il nostro piano per un polo scolastico moderno è pronto, manca solo il finanziamento", ha detto, riferendosi a un progetto che coinvolge IPIA, Mossa e il liceo Gramsci, già localizzato vicino all’ospedale nuovo di Olbia.
"Non parliamo di sogni – ha aggiunto il presidente – ma di cantieri con soldi in cassa. La Buddusò-Abbasanta è un’opera da 25 milioni, 14 già disponibili, con lavori affidati. Serve a collegare il Monte Acuto al centro Sardegna".
La nuova provincia è già operativa: sito internet, PEC e albo pretorio attivi. Ma sul futuro politico pesa l’incertezza. Entro settembre dovrebbero tenersi le elezioni di secondo livello, con sindaci e consiglieri comunali chiamati a scegliere presidente e consiglieri provinciali. "Il presidente non è retribuito e cambia ogni due anni: un modello sballato. Serve il ritorno al suffragio universale", ha sottolineato Piccinnu.
Con il nuovo assetto, la Gallura torna ad essere un brand territoriale forte. "Molti Comuni stanno valutando l’adesione. Basta una delibera con i due terzi del Consiglio o un referendum cittadino. Il territorio della ex Olbia-Tempio è il punto di partenza, ma siamo pronti ad accogliere chi vorrà unirsi".
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