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Olbia, il Liceo De Andrè dice no alla violenza di genere tra farfalle, violini, trombe e tastiere

Alle ex casermette un duplice progetto degli studenti dell’artistico e del musicale

Olbia, il Liceo De Andrè dice no alla violenza di genere tra farfalle, violini, trombe e tastiere
Olbia, il Liceo De Andrè dice no alla violenza di genere tra farfalle, violini, trombe e tastiere
Barbara Curreli

Pubblicato il 25 November 2025 alle 19:00

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Olbia. Il liceo De Andrè dice no alla violenza di genere, gli studenti dell'indirizzo artistico e di quello musicale hanno portato avanti un duplice progetto che tra arte e musica ha celebrato la solidarietà, la collaborazione e ha sollevato la testa verso una realtà a cui gridare: Basta!

Le ex casermette di Olbia, in via Mameli hanno ospitato nella giornata di ieri l'installazione delle farfalle realizzata dagli studenti del Liceo artistico e il concerto degli studenti del Liceo musicale. Un'onda di energia nera e rossa ha conquistato sale e corridoi della struttura che ha ospitato gli studenti, eleganti con l'outfit nero ma con indosso un piccolo gadget, segno o nastro rosso per ricordare l'amore, ma l'amore che non è possesso, un amore che non è malato, corrotto o violento. 

L'evento inserito nel ricco calendario di "Sguardi in (ri) scatto" realizzato in collaborazione con Prospettiva donna e The Green Life ha portato in via Mameli freschezza, gioventù ma anche tanta consapevolezza e le parole dei docenti e degli studenti del Liceo ne danno ampia riprova. Non mancano le citazioni a donne che hanno cambiato la storia con la loro vita e la loro morte: come per esempio la storia di Franca Viola e non mancano le citazioni di poeti e scrittori. 

"Tutti noi dobbiamo avere rispetto del prossimo, che sia uomo o donna, soprattuto rispetto di chi è più fragile, un bambino, un anziano, non dipende da chi, l'importante è avere rispetto di tutti. Questo è ciò che sta alla base del benessere di tutta l'umanità ed è proprio per questo che accadono queste violazioni della persona, purtroppo le donne sono prese particolarmente di mira, per varie motivazioni, quindi l'emblema della violenza che sta nel genere femminile dovrebbe essere l'esempio per tutti di rispettarsi  e amarsi, anche se, purtroppo non è così. - Parole forti raccontate con energia e convinzione da una giovane studentessa della 5 che aggiunge - in ogni caso ci sono tantissime persone che, nonostante tutto provano a diffondere il rispetto ed è lì che sta la forza di tutti, perché se almeno uno si alza e urla NO, parla di rispettarsi, allora è un grande passo verso l'umanità". 

A seguire da diversi anni il progetto la professoressa Marcella Cazzona che guida i ragazzi passo passo in questo evento. 
"Cerchiamo ogni anno di lavorare su questa tematica, di attivarci e di essere forti, i ragazzi sono i protagonisti di questa giornata, per noi è importante che portino a casa questa esperienza e che rimanga qualcosa, che resti come modo di vivere, devono capire che è necessario unirsi e sollevare la testa, dire basta alla violenza,in Gallura questa tematica ci ha colpito profondamente dopo l'ultimo terribile fatto".

La vice preside Stefania Gusinu aggiunge: "questa è una occasione importantissima, con l'arte e la musica che ben si sposano come metodo di comunicazione, i ragazzi si sono attivati da subito, con una presenza importante che scalda il cuore e le nostre piccole donne hanno rappresentato a pieno lo spirito del progetto con le loro parole e il lavoro svolto con gli altri studenti e studentesse".

Partendo dall'installazione sulla parete dell'ala ovest ecco le farfalle "sono tutte diverse, non sono solo farfalle belle e integre, ma ci sono anche quelle spezzate, graffiate, bruciate, che rappresentano tutte le donne con le loro storie e tutti gli alunni e le alunne che ogni giorno scelgono la strada del rispetto e della libertà" - conferma una delle docenti di arte.

"La farfalla passa attraverso la metamorfosi, anche la donna attraverso una serie di cambiamenti e l'installazione prevede tante farfalle tutte completamente diverse, ma tutte uguali dentro, anche se hanno aspetti esteriori differenti. Purtroppo sono tanti gli esempi di donne che sono state maltrattate e non rispettate" conclude la giovane studentessa che segue il corso di arti figurative.

La seconda parte della mattinata ha visto protagonisti gli studenti del Liceo musicale che si sono esibiti tra canti corali, in un armonia melodica di piani, viole, violini, trombe e sassofoni, senza scordare quelle voci che hanno reso ancor più forte il messaggio di libertà rispetto e amore verso se stessi e verso il prossimo.