Tuesday, 25 November 2025
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Pubblicato il 25 November 2025 alle 08:00
Sassari. Si è svolto nel carcere di Bancali l’interrogatorio di Emanuele Ragnedda, l’imprenditore arrestato per l’omicidio di Cinzia Pinna, avvenuto a Palau nella notte tra l’11 e il 12 settembre. La pm di Tempio Pausania, Noemi Mancini, ha ascoltato l’indagato, assistito dagli avvocati Luca Montella e Gabriele Satta, per approfondire la ricostruzione delle ore successive al fatto.
Da quanto si apprende – lo riporta L’Unione Sarda – Ragnedda avrebbe risposto a tutte le domande rivoltegli dalla magistrata, fornendo inoltre l’elenco delle persone che avrebbero visitato, nei due giorni successivi al delitto, la sua tenuta di Conca Entosa, il luogo dove è stato poi rinvenuto il corpo senza vita della 33enne di Castelsardo. L’imprenditore avrebbe anche ribadito la sua versione, sostenendo di aver sparato per difendersi da un’aggressione della donna.
Secondo quanto riportato da L'Unione Sarda, un ulteriore sviluppo arriva da R. E. , amica dell’indagato e a sua volta iscritta nel registro degli indagati per presunto favoreggiamento. La donna, assistita dall’avvocato Francesco Umberto Furnari, ha consegnato agli inquirenti un nuovo telefono cellulare, che Ragnedda avrebbe utilizzato per alcune chiamate nei giorni successivi all’omicidio. Nelle prime fasi dell’indagine, la donna aveva già fornito altri elementi ritenuti utili dagli investigatori, tra cui alcune password necessarie per accedere ai dispositivi sequestrati.
Le attività investigative proseguono, mentre gli inquirenti attendono ulteriori riscontri tecnici per definire in modo più dettagliato la dinamica della vicenda.
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