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Bianca, Cronaca

Giuliana Sgrena a Olbia con “ Me la sono andata a cercare”

La giornalista ospite dell’iniziativa promossa da Cgil e Coordinamento Donne Spi

Giuliana Sgrena a Olbia con “ Me la sono andata a cercare”
Giuliana Sgrena a Olbia con “ Me la sono andata a cercare”
Barbara Curreli

Pubblicato il 24 November 2025 alle 21:00

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Olbia. Riflessioni e testimonianze sulla violenza di genere tra cultura, guerra e libertà nella Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne al Museo Archeologico di Olbia.
 
In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, la CGIL Gallura, insieme al Coordinamento Donne SPI e con la collaborazione della FLC CGIL, promuove l’iniziativa “Ce la siamo andate a cercare”, un incontro che unisce cultura, testimonianza, memoria civile e confronto con il territorio.

"L’evento - spiega il segretario Rossano Dore - prende le mosse dal libro “Me la sono andata a cercare” di Giuliana Sgrena, giornalista e reporter di guerra, per trent’anni testimone dei principali conflitti contemporanei. L’esperienza professionale e umana della Sgrena — dal racconto delle guerre in Medio Oriente alla violenza subita fino al sequestro in Iraq e alla morte di Nicola Calipari — costituisce il nucleo emotivo e politico dell’iniziativa.
Un vissuto che, come il titolo del suo libro ricorda con forza, si è troppo spesso scontrato con un pregiudizio feroce: l’idea che una donna, se presente in prima linea, “se la vada a cercare”  
La mattinata si aprirà con il dialogo tra Giuliana Sgrena e la prof.ssa Monica Bulciolu, un confronto pensato in modo particolare per le scuole e per gli studenti, affinché la riflessione sulla violenza di genere, sul linguaggio, sulla guerra e sui diritti possa generare domande nuove, anche quelle che forse ancora non esistono ma che possono nascere dall’ascolto e dall’emozione condivisa".

"A seguire, la Tavola Rotonda “Donne e violenza: tra guerra e pace, dal Medio Oriente all’Occidente”, con psicologhe, mediche, operatrici dei centri antiviolenza, rappresentanti delle istituzioni e della Polizia di Stato. Un momento pensato per collegare i fenomeni globali ai contesti locali, per comprendere come le dinamiche di potere, discriminazione e violenza attraversino sia i teatri di guerra sia le comunità del nostro territorio.  La discussione proseguirà nel confronto con le istituzioni e con le organizzazioni territoriali: scuola, sanità, servizi sociali, forze dell’ordine, amministrazioni locali, sindacato".

Un passaggio fondamentale per ribadire che la lotta alla violenza sulle donne è una responsabilità collettiva, culturale e politica al tempo stesso, che richiede l’impegno coordinato di tutti gli attori sociali. L’obiettivo della giornata è quello di sensibilizzare, attraverso la forza del racconto e della testimonianza e di attivare il territorio, mettendo in rete chi ogni giorno lavora per contrastare la violenza di genere e promuovere diritti, autonomia e dignità".

"La scuola — seconda grande agenzia educativa dopo la famiglia — conclude Dore, è posta al centro dell’iniziativa, come luogo in cui si costruisce una cultura capace di riconoscere, nominare e contrastare la violenza, e di formare una generazione che sappia rifiutare ogni stereotipo, ogni discriminazione, ogni forma di dominio. La CGIL Gallura invita la cittadinanza, le scuole e le istituzioni a partecipare e a condividere un messaggio chiaro:
nessuna donna “se la va a cercare”. Il cambiamento culturale nasce dall’ascolto, dalla conoscenza, dall’educazione e dalla responsabilità comune".