Tuesday, 25 November 2025
Informazione dal 1999
Pubblicato il 25 November 2025 alle 09:00
Olbia. Il sindaco Settimo Nizzi richiama gli esercenti per la chiusura prolungata delle attività commerciali attraverso un comunicato a cui fa seguito la risposta con una nota che apre molti spunti di riflessione, nota firmata dal segretario del PD Pietro Spano.
Il sindaco Settimo Nizzi ha inviato nella serata di ieri una nota per esprimere grande disappunto rispetto alla situazione che si sta verificando: la chiusura prolungata di numerosi esercizi commerciali e di somministrazione, sia nel centro storico della città sia presso l’Aeroporto di Olbia, unico scalo in Sardegna a presentare tale criticità. La lettera è indirizzata al Presidente di Confcommercio Olbia, Edoardo Oggianu, agli esercenti del centro storico e all’amministratore delegato di Geasar, Silvio Pippobello.
"La condotta di chi mantiene le serrande abbassate per periodi prolungati è ritenuta inaccettabile e dannosa per la reputazione collettiva della comunità. Non è questa l’immagine che Olbia deve trasmettere ai residenti, ai turisti e agli investitori. Una città viva, accogliente e dinamica non può permettersi di presentarsi con serrande abbassate e servizi essenziali negati. La responsabilità di ciascun operatore economico è parte integrante della reputazione collettiva della nostra comunità" scrive il sindaco, e precisa che il Comune ha stabilito che ogni esercizio commerciale di somministrazione che resterà chiuso per più di 30 giorni consecutivi non vedrà rinnovata l’autorizzazione all’utilizzo del suolo pubblico.
"Olbia non può e non deve essere percepita come una città spenta. Chi ha scelto di operare qui ha assunto un impegno verso la comunità e verso il territorio. È un dovere che non può essere disatteso. Confidiamo che ciascun operatore comprenda la gravità della situazione e si attivi immediatamente per garantire la riapertura e la continuità delle attività. In caso contrario, il Comune agirà con la massima severità" chiude la nota del sindaco.
Il segretario del PD Pietro Spano in una nota successiva risponde: “Il problema non sono le serrande abbassate, ma le scelte politiche e urbanistiche che hanno spento Olbia fuori stagione.” Attribuire ai commercianti la responsabilità del silenzio del centro storico significa ignorare le cause reali che da anni penalizzano Olbia. Non è una questione di volontà dei negozianti: è il risultato di una programmazione debole, di servizi insufficienti e di scelte urbanistiche poco sostenibili, che hanno progressivamente ridotto la vitalità della città oltre i mesi estivi"
"Da tempo assistiamo alla narrazione secondo cui il successo turistico sarebbe unicamente merito dell’azione amministrativa. Ma a sostenere la stagione sono innanzitutto le caratteristiche straordinarie del territorio — spiagge e mare a due passi da porto e aeroporto — e i milioni investiti nei grandi eventi, che funzionano perché la Sardegna stessa è un attrattore naturale e rappresenta il grande evento. Eventi e attrattività sono un vuoto fuori stagione".
"Da anni non esiste un calendario diffuso di eventi musicali, culturali o teatrali nei mesi non turistici, fatta eccezione per la settimana di Natale. Nessuna iniziativa costante nei quartieri, nessuna strategia per tenere viva la città durantel’inverno".
Spano analizza anche la questione dell'Accessibilità e mobilità: un centro storico penalizzato
Il centro storico è sempre meno accessibile:
- mezzi pubblici che non arrivano realmente al cuore della città;
- riduzione continua delle aree di sosta;
- aumento spropositato del canone unico;
- apertura di nuove aree commerciali fuori dal centro;
- eliminazione delle insegne;
- obbligo di rimozione delle strutture coperte nei dehors.
Dismissione dei parcheggi per utenti e esercenti
"Un centro senza mobilità adeguata, senza parcheggi e senza servizi non può essere vivo. Non è una scelta dei commercianti: è l’effetto diretto della pianificazione comunale".
Imposta di soggiorno: servono trasparenza e priorità chiare
"I proventi dell’imposta di soggiorno, pur essendo risorse pubbliche, non vengono investiti nella loro interezza in servizi, qualità urbana e attrattività fuori stagione. Chiediamo che si apra un confronto reale con i Centri Commerciali Naturali per destinare queste risorse a interventi che rafforzino la vivibilità della città tutto l’anno".
Gli enti pubblici investono. Il Comune quando?
"Le realtà statali e partecipate stanno svolgendo un ruolo fondamentale: Geasar, Autorità Portuale, CIPNES e UniOlbia stanno investendo concretamente sul futuro della città. Resta però inevasa la domanda che poniamo da anni: quando vedremo la stessa assunzione di responsabilità da parte del Comune? La stessa operatitvità oltre gli annunci?"
"Anche i cittadini, non solo gli studenti, attendono ancora la realizzazione delle aule universitarie promesse dopo l’acquisto del palazzo ex Upim. Elemento fondamentale se contestualizzato allo stato in cui versa il centro, vittima di degrado e di inciviltà. Amministrare - conclude Spano - significa sostenere, facilitare, progettare e mediare soluzioni percorribili oltre le difficoltà, non scaricare responsabilità. La forza economica di Olbia non risiede nei grandi eventi o nelle alleanze politiche che la governano pro tempore, ma nel lavoro quotidiano di lavoratori e imprese che vivono la città tutto l’anno e che meritano servizi, programmazione e rispetto".
25 November 2025
25 November 2025
25 November 2025
25 November 2025
24 November 2025
24 November 2025
24 November 2025
24 November 2025
23 November 2025
23 November 2025
23 November 2025