Friday, 19 April 2024

Informazione dal 1999

Politica

Olbia, futuro della portualità e della Asl: se ne parla in Consiglio comunale

Olbia, futuro della portualità e della Asl: se ne parla in Consiglio comunale
Olbia, futuro della portualità e della Asl: se ne parla in Consiglio comunale
Angela Galiberti

Pubblicato il 08 August 2014 alle 19:19

condividi articolo:

Olbia, 08 Agosto 2014 - E' iniziato puntualmente alle 17 il consiglio comunale informale dedicato al Piano regolatore portuale, all'accorpamento dell'Autorità Portuale di Olbia a quella di Cagliari e della cancellazione della Asl numero 2 olbiese. Un consiglio importante perchè questi tre argomenti riguardano il futuro dell'intero territorio gallurese, non solo della Città di Olbia. Sul piano regolatore portuale, il Consiglio Comunale è sostanzialmente contro le grandi opere previste dal piano regolatore. Per quanto riguarda la possibilità di modificare il piano, Nunzio Martello (commissario dell'Autorità Portuale) ha dato tutta la sua disponibilità. "Non è stato intendimento della port authoroty imporre qualcosa. Siamo disponibili a modificare le cose da cambiare. Attività saranno tutelate, ambiente sarà protetto. Qualche giorno fa incontro con associazioni nautiche che mi hanno chiesto se conoscessi il nome del il service nazionale più importante. Sapete qual è? E' Olbia e la statistica è fatta dall'Ucina - ha detto l'ammiraglio Nunzio Martello -. Il porto non è un qualcosa di isolato, il porto è palpitante, è vivo. Guardiamo il porto, guardiamo questa entità come linfa per la città. Noi possiamo far convivere tutte le attività che ci sono. Nessuno vuole limitare la mitilicoltura o sfrattare queste imprese. C'è finalmente un unico consorzio. L'Allargamento della canaletta non è priorità e non è vitale. Ciò che è importante è che vi sia abbastanza acqua per fare entrare le navi in sicurezza. Allo stato attuale il porto è sicuro, ci sono solo alcuni punti da indagare e adeguare. Queste attività saranno fatte nel rispetto delle norme ambientali e delle attività. Esiste la tecnologia per fare bene le cose. L'autorità portuale non vuole imporre nulla. Nel 2010 è stata fatta un'intesa col comune che va rispettata. Non è però un dogma di fede, se si richiedono delle modifiche l'importante è che si facciano in modo corretto. Il 18 Agosto scadono i termini per la presentazione delle osservazioni che devono essere presentate a Cagliari al Savi. Io spero che si arrivi al Savi con delle osservazioni condivise". L'intervento, condiviso nelle linee generali, ha aperto la discussione tra i consiglieri. Il primo a intervenire è stato Giorgio SPano, presidente della Commissione Urbanistica. "La zonizzazione non serve solo a fare delle opere, ma anche a non farle fare, vedi canaletta di ingresso - ha detto Giorgio Spano -. Bisogna escavare di 8milioni e mezzo di metri cubi e non si sa dove dovranno andare. Noi vorremo che il piano regolatore partisse. Però dobbiamo dire che certe opere non si devono fare. Riduciamo la previsione della canaletta, non mettiamo più cemento a mare. Nel tempo sono stati fatti dei riempimenti assurdi. Vedi i 300 metri di Isola Bianca che non servono a nulla. Di fronte c'è un fondale che non supera i 4 mare. Ma dobbiamo proprio continuare a buttare cemento nel golfo? Ma non possiamo sfruttare meglio l'esistente?". Giovanna Spano, assessore all'ambiente, si è concentrata in particolare sugli equilibri ambientali. "L'amministraziuone non viuiole perdere né la naturalità residua del golfo, né le attività economiche - ha detto Giovanna Spano -. Ci sembra che gli interventi con escavi ingenti o dragaggi o riempimenti debbano esserere rivalutati. Sarebbe opportuno che la pianificazione guardasse la situazione attuale con rispetto. Già nella vas ci sono delle perplessità. L'Allargamento della canaletta, che potrebbe avere effetti per la mitilicoltura, potrebbe portare a un intorbidimento delle acque i cui effetti non possono essere quantificati. L'intorpidimento potrebbe dare probllemi anche alle specie protette come la pinna nobilis che vive nell'area Sic delle Saline. Ci sono altre perplessità espresse nelle relazioni, come l'effetto dell'escavo che potrebbe dare un effetto canyon. L'escavo potrebbe e catturare il sedimento della foce del Padrongianus, aggravare l'erosione delle spiagge e fare amentare il punto salino. Non sono rischi trascurabili. Anche l'intervento per il Cocciani desta delle perplessità". Durante la serata non si è parlato solo del piano regolatore del porto, ma anche dell'accorpamento dell'Autorità portuale e della Asl numero 2. Sul tema sono intervenuti i due consiglieri regionali galluresi Giuseppe Fasolino e Giuseppe Meloni. "Non si può fare una modifica del gfenere con un decreto - ha detto Giuseppe Fasolino, parlando dell'accorpamento dell'Autorità Portuale di Olbia a quella di Cagliari -. Ci vuole una legge organica. Sul tema troppi sono i dubbi. Si dice che si accopra, si dice che la sede è nel porto più importante ma non si dice come si decide qual è il porto più importante. Non si dice come verrà garantita l'autonomia del porto che non è sede. E c'è un rischio. Stiamo attenti, cerchamo di approvare il Piano regolatore il prima possibile. Perché altrimenti lo farà Cagliari e non si saprà quanto potremo contare". Sulla Asl, Giuseppe Meloni è sembrato moderatamente ottimista, almeno per il mese di Agosto. "In questa fase abbiamo scongiurato pericoli. Non sono previsti decreti legge su questo - ha detto Giuseppe Meloni -. Però questo non vuol dire che non se ne debba parlare. Queste cose saranno definite entro dicembre. L'idea è quella di superare lo schema delle 8 province. Teoricamente si dovrebbe tornare alle 4 storiche per via del referendum. Ci sono diverse proposte. Una di queste prevedeva una nuova agenzia regionale unica con le stesse asl. La proposta porterebbe a una riforma totale nella sanità. Un'altra idea vorrebbe 5 asl con città metropolitiana di cagliari. Olbia verrebbe accorpata a Nuoro. A me queste proposte non piacciono".