Wednesday, 30 April 2025
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Pubblicato il 26 May 2021 alle 19:14
Olbia. La notizia della morte del proprio congiunto è arrivata intorno alle 10 del mattino. Al telefono una voce femminile dal reparto dell'Ospedale di Olbia: "Pronto, volevamo comunicarle che il signor Salvatore Asara è deceduto". Per la famiglia Asara, molto nota a Padru e a Olbia, ieri mattina si sono vissuti momenti tristissimi, frammisti a quella frenetica necessità di organizzare per bene l'estremo saluto dell'amatissimo 94enne.
Due lunghe ore, interminabili, dove è stato chiamato il prete, il comune di Padru per il loculo, l'agenzia funebre per la bara e il funerale. Poi il cartello "chiuso per lutto" appeso davanti all'ingresso dello storico locale Red Lyon, la prima stake house della Città di Olbia, aperta 18 anni orsono.
Due ore tra i pianti e le chiamate ai familiari, l'organizzazione del viaggio - un figlio lavora in un ospedale della Germania - e poi la corsa alla camera mortuaria per vestire il caro congiunto.
Davanti a quell'ingresso c'erano già i parenti, oltre al carro funebre per il ritorno a casa, a Padru. La telefonata di scuse, per un caso di quasi omonimia, è arrivata inaspettata intorno alle 12.30: Salvatore Asara è vivo e la vicenda che vi raccontiamo non è un film, è successa ieri a Olbia e ancora tutta la famiglia Asara deve riprendersi dalle forti emozioni contrastanti: tanto dolore e poi tantissima gioia perché il loro carissimo congiunto è in realtà vivo.
I coniugi, Mirella Asara e Franco Delogu, sono abituati a trottare, a lavorare sodo, e questa stranissima avventura della vita, che ha comportato anche una serie di disagi, forse la dimenticheranno presto.
Il padre Salvatore, noto Barore, ex capo caccia a Padru è molto noto e ben voluto. A breve potrà rientrare nella sua Padru da vivo, e tante sono state le manifestazioni di vicinanza e affetto anche in questa strana, particolare circostanza causata da un "errore umano".
Una vicenda molto rara, che forse i saggi di paese commenterebbero con un laconico "gli ha allungato la vita".
E sempre ieri dall'Ospedale di Olbia sono arrivate le pubbliche scuse "A causa di una omonimia, per errore, questa mattina è stato comunicato il decesso di un paziente ai familiari. Un equivoco durato circa un'ora e per il quale la direzione della Assl di Olbia ribadisce le scuse già date personalmente questa mattina dal responsabile del reparto ai familiari. Purtroppo, l'operatore che doveva contattare i familiari del paziente ricoverato e deceduto nel reparto qualche tempo prima, a causa di una quasi omonimia tra cognomi dei ricoverati presenti nel reparto, ha chiamato i familiari di un altro paziente. Con l'occasione si estendono le più sentite condoglianze ai familiari del paziente deceduto stamane nel reparto di Medicina".
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