Wednesday, 06 August 2025
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Pubblicato il 06 August 2025 alle 10:15
Olbia. Una vittoria netta, conquistata con 30 punti e il consenso unanime della giuria. Gavina Derosas si è aggiudicata la nona edizione di "A Mossu in Bula", la competizione culinaria che sabato, 2 agosto, ha animato Cabu Abbas con una serata all'insegna della tradizione gastronomica olbiese e della "Catrucca", l'orata locale protagonista delle creazioni in gara.
La manifestazione, organizzata dall'Associazione della Vela Latina di Olbia, si è resa possibile anche grazie alla preziosa collaborazione del Comitato per i Festeggiamenti di N.S. di Cabu Abbas, guidato da Mario Pupo, che ha messo a disposizione gli spazi adiacenti alla chiesa campestre per questa importante celebrazione della tradizione culinaria locale.
Quest'anno a rendere ancora più speciale la serata è stata la composizione della giuria, che ha visto per la prima volta Paolo Giagnoni, che dal ruolo di primo vincitore assoluto della manifestazione nel 2015 è passato per la prima volta a quello di giurato. Un'esperienza vissuta con quella leggerezza, convivialità ed amicizia che animano da sempre la manifestazione: "Nel 2015, quando vinsi la prima edizione, ero concentrato solo sulla mia preparazione, ora invece ho potuto osservare la competizione da una prospettiva completamente nuova apprezzando la tecnica e l'evoluzione che questa manifestazione ha avuto negli anni".
Il cambio di prospettiva si è rivelato illuminante per l'ex vincitore della prima edizione, che ha potuto apprezzare il livello generale della manifestazione: "Tra noi giudici c'è stata grande sintonia: eravamo tutti d'accordo sui risultati, soprattutto sul primo posto di Gavina Derosas che è stato assegnato all'unanimità".
Accanto a Giagnoni, nella giuria ha operato Lucia Linaldeddu, ormai veterana del ruolo con quattro anni di esperienza alle spalle: "Ho sempre partecipato come giurata" ha dichiarato sorridente la Linaldeddu "È stato il presidente Angelo Dettori a chiamarmi la prima volta, chiedendomi di entrare a far parte del gruppo dei giudici. Mi piace molto cucinare e partecipare a questa manifestazione: "A Mossu in bula" è un'esperienza che mi coinvolge molto. È affascinante vedere come ogni concorrente interpreti diversamente lo stesso pesce, rispettando però sempre la nostra tradizione e Gavina Derosas ha conquistato il massimo punteggio all'unanimità ", spiega la Linaldeddu. La terza giurata, Falviana Russu, è stata una delle concorrenti delle passate edizioni ma non ha mai vinto. Flaviana, ex dipendente comunale in pensione, ama molto la cucina e da quando ha scoperto "A mossu in bula", vi partecipa con molto interesse: "Ho sempre amato la cucina e sono stati i miei figli a convincermi a partecipare all'edizione del 2019. Preparai un primo e un secondo a base di seppie e, anche se non vinsi, rimasi molto contenta perché riuscii a vincere la mia timidezza". Flaviana Russu è giurata da due edizioni, un ruolo che ha scelto perché ama sperimentare i sapori di chi si mette dietro ai fornelli: "La vittoria di Gavina è stata riconosciuta all'unanimità. Sebbene gli altri concorrenti abbiano presentato dei piatti di portata ben guarniti, la Derosas mi ha convinto per la sua cucina semplice e saporita. Il primo piatto, caserecce con ragù di orata, pomodori secchi e olive, era squisito ma a conquistarmi sono state le scaloppine di orata con burro limone e rosmarino: una ricetta che ripeterò sicuramente".
La competizione ha visto cinque interpreti della "catrucca": oltre alla vincitrice Gavina Derosas, si sono classificati Luca Minganti (secondo con 26 punti), Gianfranco Floris (terzo con 25 punti), Anna Marras (20 punti) e Mariapaola Magai (19 punti). "Abbiamo raggiunto l'unanimità sul primo posto senza esitazioni", sottolinea Giagnoni. "Quando la qualità è evidente, il giudizio diventa naturale."
Particolare attenzione ha ricevuto quest'anno la presenza femminile, con tre donne su cinque concorrenti, un dato che non è sfuggito all'organizzazione. La serata si è arricchita del momento dedicato al premio speciale "Il grembiule per Mario", istituito in memoria di Mario Campus, figura storica dell'evento. Il premio è stato assegnato a Leonardo Secchi, socio veterano della Vela Latina e presenza costante alle manifestazioni dell'associazione.
La manifestazione ha registrato numeri da record che hanno entusiasmato il prresidente dell'associazione Vela Latina Angelo Dettori: "È stata una delle edizioni migliori per qualità dei piatti, varietà delle preparazioni e partecipazione del pubblico. Circa 220 persone hanno partecipato alla serata, con un terzo di presenze turistiche che testimoniano la crescente attrattiva dell'evento oltre i confini locali. Stiamo riuscendo nel nostro intento di valorizzare un patrimonio immateriale come la nostra cucina di mare".
L'obiettivo futuro tracciato dal presidente dell'Associazione Vela Latina è ambizioso: chiudere nel 2026 il secondo quinquennio di manifestazioni per organizzare nel 2027 una sfida speciale tra tutti i vincitori delle edizioni dal 2022 al 2026. Un progetto che promette di elevare ulteriormente il prestigio di un evento che ha saputo coniugare competizione, tradizione e valorizzazione territoriale.
"A Mossu in Bula" come momento di autentica celebrazione dell'identità culinaria olbiese. La serata si è conclusa con una cena a base di un primo e un secondo piatto al cinghiale preparati dagli instancabili ed esperti Massimo Bernardi e Angelo Cidda. Non sono mancati gli assaggi di "casu frazzigu"; i vini bianchi e rossi e la birra offerti dagli sponsor; l'anguria; i dolci e i tradizionali digestivi locali.
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