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Olbia, 35 euro dall'Aeroporto al centro. Tassisti olbiesi: "Potrebbe essere un abusivo"

Olbia, 35 euro dall'Aeroporto al centro. Tassisti olbiesi:
Olbia, 35 euro dall'Aeroporto al centro. Tassisti olbiesi:
Angela Galiberti

Pubblicato il 16 June 2018 alle 13:27

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Olbia, 16 giugno 2018 - La segnalazione dell'albergatore olbiese pubblicata ieri da Olbia.it non ha lasciato indifferenti i tassisti olbiesi che, attraverso il loro rappresentante, hanno replicato a quanto sarebbe accaduto nella giornata di ieri. "Vogliamo chiarire alcuni aspetti - dice Riccaro Meloni, rappresentante dei tassisti di Olbia -. Non siamo dei mostri e non è giusto prendersela con tutta una categoria".

Il punto centrale è la tariffa minima: quella che i tassisti applicano per trasportare un cliente dall'aeroporto a un posto relativamente vicino, come il centro storico. "La tariffa minima funziona così - continua Meloni -. Quando il cliente sale in uno dei nostri mezzi e deve andare in un posto vicino, spieghiamo che c'è una tariffa di quindici euro. Il tassametro, però, noi siamo obbligati ad accenderlo: se non c'è traffico è vero che si pagano 15 euro, ma se si rimane bloccati in fila a causa di un cantiere o di un evento improvviso come un incidente può capitare che il tassametro segni più di quella cifra. Il costo, infatti, dipende da quanto il cliente rimane in auto. Funziona così in tutto il mondo".

I tassisti olbiesi e l'albergatore della segnalazione, questa mattina, hanno avuto un confronto su quanto avvenuto e hanno chiarito questi aspetti centrali.

"Abbiamo contattato l'albergatore e ci siamo fatti raccontare cosa è avvenuto - continua Meloni -. La signora sapeva di dover pagare 15 euro ed ciò è vero se si arriva a destinazione senza traffico o altri eventi improvvisi, ma non sappiamo cosa è davvero successo".

Altro particolare fondamentale riguarda la ricevuta: "Capisco che 35 euro siano tanti, ma la signora avrebbe dovuto chiedere la ricevuta o segnare il numero di targa - sottolinea Riccardo Meloni -. Noi non siamo obbligati a rilasciare ricevuta perché abbiamo gli studi di settore: sono i clienti a dovercela chiedere. Insomma, non sappiamo cosa è successo veramente: ci sono troppe variabili che possono incidere. Purtroppo senza un riscontro oggettivo è difficile dire qualcosa: potrebbe essere stato anche un abusivo, ne siamo circondati".

Insomma, non è assolutamente detto che chi ha portato la signora in albergo sia un tassista regolare: potrebbe essere stato uno dei tanti abusivi che gravitano in città; ma c'è anche un altro particolare importante: in questi giorni, il traffico tra il centro e l'aeroporto è congestionato sia a causa dell'apertura del nuovo polo commerciale, sia a causa dei lavori nella "canna nord" del tunnel. Il traffico è, come ha spiegato perfettamente Meloni, una delle variabili che incidono sul prezzo finale.

Ciò che preme alla categoria è non di non essere bistrattata a causa del presunto comportamento scorretto di un singolo operatore o di un presunto abusivo.

Per quanto riguarda la clientela, invece, è giusto che conosca come funziona la tariffa minima e che, per tutelarsi da un possibile presunto abuso, chieda la ricevuta e/o segni il numero di targa del mezzo. Solo in questo modo la categoria e le autorità competenti potranno intervenire: del resto, basta un abusivo o un comportamento scorretto per danneggiare tanti lavoratori onesti e ligi alle regole.