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Nord Sardegna, centro storico tra prostituzione e droga

Ciò che succede nel quartiere San Donato a Sassari

Nord Sardegna, centro storico tra prostituzione e droga
Nord Sardegna, centro storico tra prostituzione e droga
Olbia.it

Pubblicato il 18 July 2021 alle 17:22

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Sassari. Una situazione che - nel quartiere San Donato di Sassari - va avanti da tempo, questo è quanto dichiarato dal coordinatore provinciale della Lega Angelo Lorenzoni: “Case d’appuntamento illegali, prostituzione, tossicodipendenti, musica a tutto volume, risse e lanci di oggetti, minacce e tensioni continue tra nigeriani e residenti di San Donato. La quotidianità nel centro di Sassari va avanti così da anni, complice il silenzio delle amministrazioni comunali che si sono succedute nel passato, totalmente disinteressate all’epilogo di una escalation continua - prosegue Angelo Lorenzoni - e i residenti sassaresi non possono più difendersi di fronte all’egemonia della malavita nigeriana che purtroppo imperversa nel centro storico. A ben poco servono le richieste di aiuto dei residenti di San Donato alle forze dell’ordine per segnalare una situazione in continuo peggioramento. I residenti sono anche costretti a chiedere autorizzazione al passaggio in alcuni punti obbligati della zona a individui nigeriani che vi stazionano 24 ore su 24”. Per il responsabile provinciale Lega Angelo Lorenzoni: “non è possibile dare in mano interi quartieri a questi delinquenti e soprattutto non si può abbandonare la nostra gente a sé stessa, i residenti vanno tutelati e difesi, siamo a casa nostra. Quello che sta accadendo nel quartiere di San Donato potrebbe accadere presto in tutto il centro storico e la Lega, che ha particolarmente a cuore il problema della gestione dei flussi migratori, richiede maggiori controlli da parte delle istituzioni e delle forze dell’ordine in un Comune, come quello di Sassari, che si appresta a diventare Città Metropolitana”. “Gli immigrati regolari che vivono nella legalità e rispettano le leggi sono i benvenuti - prosegue Angelo Lorenzoni - per coloro che, invece, vivono nel dispregio del benché minimo rispetto del nostro ordinamento, creando situazioni di allarme sociale nei confronti dei nostri concittadini, devono essere perseguiti e, se non in regola, rimpatriati nei rispettivi Paesi d’origine”. “Per questi motivi - conclude il coordinatore provinciale della Lega Angelo Lorenzoni - abbiamo richiesto anche l’intervento da parte del Presidente del Consiglio regionale Michele Pais affinché possa realizzare un incontro con il Prefetto di Sassari e il Sindaco Campus, con l’obiettivo di trovare una soluzione condivisa che possa arginare e porre rimedio ad una situazione allarmante e venire incontro a quelle che sono le richieste di tanti cittadini onesti che vivono e lavorano nel centro storico di Sassari”.