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La Maddalena: l'olio evo protagonista al Giugno Slow

La Maddalena: l'olio evo protagonista al Giugno Slow
La Maddalena: l'olio evo protagonista al Giugno Slow
Olbia.it

Pubblicato il 08 June 2019 alle 15:24

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La Maddalena, 8 giugno 2019- La manifestazione Giugno Slow promossa dalComune di La Maddalena, dalcoordinamento delle condotte Slow Food della Sardegnae dall’associazione ‘Garibaldi Agricoltore – Ambiente, Paesaggio, Identità’- entra nel vivo degli eventi più strettamente connessi alla cultura del “cibo buono, sano e giusto” secondo i canoni diSlow Food.

La Sardegna è terra di ulivi secolari che caratterizzano il paesaggio e consegnano oli di eccellenza, estremamente salutari per il consumatore. Domani, domenica 9 giugno, la giornataè dedicata alPresidio nazionale Slow Food dell'Olio extravergine,nato proprio a difesa delle alte qualità e per superare meglio tutte le criticità produttive. La Sardegna vanta infatti altissima qualità ma purtroppo la produzione, rispetto alle 6mila tonnellate del 2018, è crollata: quest'anno, a causa delle abbondanti piogge e della mosca olearia, l'isola ha prodotto solamente 2300 tonnellate distribuite a macchia di leopardo sul territorio isolano. Se ne parla, assieme ai benefici dell'extravergine,alle 11, nella terrazza del ristorante La Perla blu(piazza Barone des Geneys, 7) che sovrasta la dolce insenatura di cala Gavetta. La presentazione è curata daPierpaolo Arca, responsabile sardo del Presidio, e viene accompagnata dalla degustazione dei diversi extravergini delle imprese sarde aderenti, tra cui l’azienda Masoni Becciu, che dal 2007 a oggi ha collezionato numerosi premi nazionali e internazionali per il suo pregiatissimo evo (extravergine di oliva).

Sarà presente anche l’oleificio cooperativo Gallura, con il presidenteAngelo Crasta, per illustrare l’importante realtà gallurese che impiega 400 soci. I partecipanti verranno accompagnati in un laboratorio gratuito alla scoperta delle qualità organolettiche dei frutti di antichi oliveti di Sardegna e di cultivar autoctone - dalla nera di Villacidro, a quella di Oliena, alla Semidana sino alla Bosana. Inoltre gli interessati potranno anche associarsi a Slow Food per sostenere i progetti a tutela dell’olio extravergine di qualità, realizzato senza fertilizzanti di sintesi e diserbanti chimici.

Con la manifestazione Giugno Slow il comune di La Maddalena abbracciaun nuovo percorso di sostenibilità per le isole minori in grado di richiamare visitatori attratti tanto dalla biodiversità quanto dalla valorizzazione della cultura enogastronomicasarda e maddalenina, sulle tracce di Giuseppe Garibaldi che scelse la Sardegna per dedicarsi all’agricoltura. Giugno Slow si concluderà alla fine del mese, con l’ospitalità – per la prima volta in Sardegna, del Consiglio nazionale di Slow food e l’arrivo di oltre cento qualificati esperti. Partita anche la convenzione con laDelcomar:sabato e domenica i soci dell’associazione fondata da Carlo Petrinius ufruiscono diuno scontoper il passaggio in traghetto esibendo la propria tessera inbiglietteria.

I PARTNER.La manifestazione coinvolge, accanto a produttori della Sardegna, agli operatori di La Maddalena aderenti ai contest, la compagnia di navigazione Delcomar, che avrà una tariffa agevolata per i principali eventi e nei fine settimana; il Grand Hotel Resort Ma&Ma per la cena di benvenuto ai consiglieri nazionali di Slow Food Italia, il Cea di Stagnali (Centro di educazione ambientale del Parco a Caprera), che ospiterà i produttori e i rappresentanti di Slow Food Sardegna, Il Corpo forestale e di vigilanza ambientale della Sardegna e la Capitaneria di Porto di Olbia.

L’ASSOCIAZIONE DELLA CHIOCCIOLA.Slow Food è un’organizzazione internazionale radicata sui territori, fondata nel 1989 per contrastare la scomparsa delle tradizioni alimentari locali e il diffondersi della cultura del fast food. Da allora, Slow Food è cresciuta diventando un movimento globale che coinvolge milioni di persone in oltre 160 paesi e che lavora affinché tutti possano avere accesso a un cibo buono, pulito e giusto. Slow Food è quindi una vasta rete, formata da oltre 1500 gruppi locali e 2400 comunità del cibo, che ha un ruolo guida per l’intero movimento e che ogni anno coinvolge milioni di persone.