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Cronaca, Giudiziaria

Apulia e contratto rescisso Abbanoa: indagine per frode

Cinque indagati, tre dell'azienda che ha realizzato il lungomare olbiese

Apulia e contratto rescisso Abbanoa: indagine per frode
Apulia e contratto rescisso Abbanoa: indagine per frode
Olbia.it

Pubblicato il 01 July 2022 alle 12:04

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Olbia. A quasi due anni di distanza dalla nostra inchiesta giornalistica sull'appalto del lungomare via Redipuglia e sull'azienda finita in gestione straordinaria nel 2018 su disposizione Anac/Prefetto di Bari per un appalto ad Acquaviva delle Fonti (inchiesta Pura Defluit), arriva una notizia dal Sulcis Iglesiente: il Corpo Forestale ha chiuso le indagini sull'appalto rescisso da Abbanoa nel 2019, gli indagati sono cinque (tre dell'Apulia Srl) e il reato ipotizzato dagli inquirenti è quello di frode.

La notizia è stata pubblicata dall'Unione Sarda di oggi. Le indagini della Forestale sono iniziate tra il 2019 e il 2020, quando Abbanoa decide di rescindere il contratto (ad agosto 2019) con l'azienda vincitrice, l'Apulia Srl: nella determinazione 481, l'ente gestore delle acque in Sardegna afferma di aver rescisso l'appalto per presunte "gravi inadempienze e ritardi derivanti da negligenza dell'appaltatore".

Gli indagati sono in totale cinque e tre riguardano l'Apulia Srl: l'attuale amministratore delegato M.S., l'ex amministratore delegato S.F. e il direttore lavori. Le altre due persone lavorano in una seconda azienda: avrebbero, in concorso, attestato la conformità dei lavori eseguiti. Il pm che coordina le indagini è il dott. Andrea Vacca.

I lavori oggetto dell'indagine riguardano l'appalto “Schema n° 45-49 N.P.R.G.A. Sulcis Nord-Sud Condotta Dorsale 1° Lotto”. Nello specifico, il contratto per la sua realizzazione è stato stipulato il 23 aprile 2013 con l'Apulia Srl; un altro atto aggiuntivo è stato, invece, firmato l'11 agosto 2017; la consegna dei lavori è stata fatta con verbale datato 28 novembre 2017, mentre la durata prevista era di 300 giorni. Il lavoro consisteva nella realizzazione di 20,178 km di condotte più diversi manufatti nella zona di Narcao e Comuni limitrofi.

Di questa indagine ve ne avevamo parlato nell'estate del 2020. Cliccando qui potete leggere, in uno degli articoli che compongono l'approfondimento del 2020, perché Abbanoa ha deciso di rescindere il contratto e perché ha fatto una segnalazione alla Forestale che poi ha dato il via alle indagini.

Riassumendo molto (molto) in breve, per Abbanoa mancherebbe all'appello il 50% del materiale di escavo. In una relazione interna, l'ente gestore unico quantifica l'importo "relativo alle lavorazioni non eseguite di trasporto e conferimento a discarica, ricompresi nella macro categoria di scavi e reinterri, In prima ipotesi la stima è dell'ordine dei 600.000 €”. 

Gli indagati hanno ricevuto l'avviso delle conclusioni delle indagini: spetterà ai giudici (e all'eventuale procedimento giudiziario) stabilire se ci sono gli estremi per un rinvio a giudizio e se esistono eventuali responsabilità.