Wednesday, 07 May 2025
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Pubblicato il 14 November 2021 alle 13:20
Sassari. Cresce il numero di soggetti positivi al Covid-19 al rientro da un pellegrinaggio di cinque giorni a Medjugorje, una delle mete della Bosnia Erzegovina ormai nota a livello mondiale per questo tipo di viaggio spirituale, che attira non soltanto i devoti e affezionati cattolici da tutto il mondo, ma anche tanti atei, o di altre religioni, curiosi e desiderosi di conoscere la famosa località.
Dopo il rientro dal viaggio il numero dei nuovi contagi è salito vertiginosamente a 200 e oggi è arrivata la conferma che si tratta di variante Delta del virus Sars Cov-2, quella prevalente e che sia in Italia sia nel resto d'Europa sta provocando la gran parte dei casi di coronavirus.
Lo rende noto con un comunicato il laboratorio di Microbiologia e virologia dell’Aou di Sassari, diretto dal professor Salvatore Rubino.
«Abbiamo sequenziato una decina di tamponi, sia dei pazienti ricoverati sia di quelli ora in isolamento, - afferma professor Rubino - e il risultato è stato il medesimo per tutti» . Si legge ancora nel comunicato:
"Confrontate con il database delle sequenze, i risultati sono uguali ad alcune sequenze europee provenienti da Slovacchia, Svezia, Lussemburgo ed altri paesi Europei e non risultano simili ai virus che circolano in Sardegna.
«I ceppi - spiega ancora Rubino - appartengono alla variante Delta e non presentano sottotipi di interesse, come per esempio Delta plus».
La struttura diretta dal docente sassarese sta continuando le analisi con studi più approfonditi. Il progetto rientra nella rete regionale per il sequenziamento che coinvolge i laboratori di Microbiologia e virologia dell'Aou Sassari, dell'Aou di Cagliari e dell'ospedale San Francesco di Nuoro". Così conclude il comunicato dell'azienda sanitaria sassarese.
Il viaggio a Medjugorje era stato organizzato da una tra le più rinomate e accreditate agenzie di viaggio sarde per questo tipo di tour religioso, la Renata Travel con sede a Olbia. Era composto da 167 pellegrini, tutti rigorosamente muniti di Green pass secondo normativa vigente e - come ha reso noto la stessa titolare della agenzia in una intervista per Olbianova - il 90% di loro era vaccinato con seconda dose.
Insomma, un viaggio organizzato in sicurezza, nel rispetto della privacy dei singoli viaggiatori e della normativa vigente per gli spostamenti all'estero e contro la diffusione dei contagi, ma che, come può capitare, pur tenendo conto di tutto, non è riuscito a fermare il più invisibile e scaltro Covid, che non guarda in faccia né laici, né preti, né vax o no-vax. Qualcosa, come sempre capita in questi tempi di Covid-19, dove in tanti hanno già ricevuto o si preparano a ricevere la terza dose - perché la seconda evidentemente non basta a proteggere dalle nuove e più insidiose varianti, ma solo dalle sue pesanti complicazioni - non è andato per il verso giusto. Subito dopo l'arrivo in Sardegna qualcuno ha accusato i primi sintomi e qualche altro è finito direttamente ricoverato a Sassari nel reparto di Malattie infettive dell'Aou sassarese. Sono 7 in totale i pazienti che hanno avuto necessità di ricovero ospedaliero, tra loro ci sono in gran parte dei non vaccinati.
Mentre le loro condizioni risulterebbero stazionarie i casi positivi al "Covid pellegrino" - così è stato ironicamente ribattezzato il maxi contagio - stanno invece aumentando. Sono circa duecento ora i positivi accertati grazie al complesso tracciamento del migliaio di contatti dei pellegrini. Tutti sono sotto monitoraggio di Ats che sta facendo il possibile per arginare l'insidiosissimo cluster.
Il numero dei contagi, a distanza di quel rientro, avvenuto lo scorso 27 ottobre, potrebbe essere purtroppo destinato a crescere, per via del fatto che la variante Delta è particolamente contagiosa. La notizia rimbalzata sui social, dalle pagine on-line di tutte le testate giornalistiche sarde, ha fatto scatenare migliaia di utenti con chiamate in causa di Madonna e tutti i santi, medici e preti. E sono ancora in corso le battaglie a colpi di tastiera con esortazioni e colpi bassi tra cattolici e atei, convinti vax e diffidenti no-vax.
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