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Olbia, la pandemia non ha fermato il ciclismo: "allenamenti in sicurezza e formazione anti-Covid"

La testimonianza della storica Società Ciclistica Terranova, attiva dal 1951 ad Olbia

Olbia, la pandemia non ha fermato il ciclismo:
Olbia, la pandemia non ha fermato il ciclismo:
Camilla Pisani

Pubblicato il 12 May 2021 alle 06:00

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Olbia. La storica Società Ciclistica Terranova, attiva ad Olbia dal 1951, è una delle tantissime realtà sportive locali ad essersi completamente riorganizzata in seguito ai decreti relativi alla pandemia di Covid-19: l’associazione, costituita da un gruppo di appassionati che desideravano contribuire allo sviluppo che il ciclismo aveva in quegli anni ad Olbia, dove operavano altri tre gruppi sportivi, da allora ha ininterrottamente svolto attività, festeggiando nel 2011 i primi 60 anni “in volata”. Come riporta il sito ufficiale della SC Terranova, “un Gruppo Sportivo Terranova esisteva già nel 1929, ma evidentemente l’attività di quel Sodalizio s’interruppe dopo qualche anno. La nuova Società si distinse subito per la serietà e l’impegno sportivo dei suoi atleti e dirigenti. Queste prerogative, che non sono mai venute meno, unite all’armonia e alla reciproca lealtà che hanno sempre contraddistinto l’azione dei propri affiliati hanno reso possibile risultati che possiamo così sintetizzare: Stella d’oro al merito sportivo; 2.290 Tesserati; 15.720 Presenze a gare; 1.140 Vittorie; 106 Campionati Regionali Vinti; 1.140 Coppe e Trofei conquistati”. Nel 1978 viene costituito il Centro Giovanile Terranova, che da allora diviene il “vivaio” della Società madre: da esso proverranno tutti gli atleti che si affermeranno negli anni successivi nelle categorie agonistiche. Il Centro nasce dalla sentita esigenza di diversificare la preparazione dei Giovanissimi che si avvicinavano per la prima volta al ciclismo, applicando le nuove teorie di avviamento allo sport che tengono necessariamente conto della tenera età dei futuri atleti. La multilateralità degli esercizi (attuata con le sedute in palestra e con le gimkane sulla bici), la progressività degli sforzi, un approccio alle gare improntato più al fattore tecnico che agonistico senza l’assillo del risultato, hanno consentito una giusta maturazione dei ragazzi e un ottimo rendimento nelle Categorie superiori. Nel 1995 viene costituito il Gruppo Sportivo Fancello cicli – Terranova, per coordinare al meglio il settore Amatoriale e M.T.B. “Nel corso degli anni, quindi, (e soprattutto dal 1980) il nostro sodalizio ha sempre puntato sulla qualità delle sue iniziative, sia in campo organizzativo sia tecnico/agonistico. Una moderna struttura societaria, con una calibrata ripartizione di incarichi e responsabilità tra i diversi dirigenti mossi da un’innegabile passione, ha portato la Terranova ad affermarsi in campo regionale e nazionale con i propri atleti, e si è fatta apprezzare dalle squadre ospiti e da dirigenti Federali in occasione delle numerose gare interregionali organizzate. Questi i principali obiettivi centrati: continuità e mantenimento di un buon standard negli anni positivo rapporto con Enti, Amministrazioni e Sponsor che hanno consentito il reperimento delle necessarie risorse finanziarie; proficuo rapporto con i mass-media per la valorizzazione di tutte le nostre iniziative;  numerose trasferte nella Penisola (ancorchè dispendiose), unitamente a quelle relative alle Rappresentative Regionali, hanno consentito ai nostri atleti un netto miglioramento. Le frequenti manifestazioni interregionali organizzate hanno reso possibile importanti occasioni di incontro-confronto per tutto il ciclismo regionale con gli esponenti del miglior ciclismo nazionale. Ma la vittoria più importante che crediamo di aver centrato in tutti questi anni è senz’altro questa: aver offerto alla nostra Comunità un valido apporto per l’educazione sociale e civile delle migliaia di giovani che hanno indossato la maglia biancoverde. Se non siamo riusciti a costruire supercampioni, speriamo di aver contribuito alla formazione di uomini di oggi e, speriamo, del domani” riporta la nutrita sezione storica della Società. Il Covid ha, come per tutte le associazioni sportive, segnato la necessità di una riorganizzazione interna ed ovviamengte una revisione completa del sistema delle competizioni: “noi abbiamo seguito i protocolli emessi dalla Federazione Ciclistica, ed in base a questo, abbiamo provveduto a rispettare le norme relative innanzitutto agli allenamenti; infatti il ciclismo, non essendo presente nel novero degli sport di contatto, ha potuto godere del proseguimento degli allenamenti. Questo aspetto ha anche portato moltissimi nuovi iscritti, i quali, scoraggiati dallo stop imposto agli altri sport, hanno scelto di cominciare un percorso con la nostra Società; c’è stato un vero e proprio boom di iscrizioni, e grazie all’inverno mite siamo riusciti a portare avanti l’allenamento in esterno, pur rinunciando fin da subito a quello in palestra, per ovvie motivazioni legate al contagio. I ragazzi, fuori dall’allenamento, sono tenuti a mettere la mascherina e mantenere il distanziamento, anche quando devono discutere con l’allenatore qualche argomento teorico; far rispettare le norme ai ragazzini più piccoli è stato inizialmente un po’ complicato, ma col tempo si sono abituati bene. Per quanto riguarda l’organizzazione delle gare, è stato un po’ indaginoso rivedere il sistema, ma come prima cosa noi dirigenti abbiamo frequentato un corso di formazione online relativo ai protocolli anti Covid, così da garantire un certo livello di sicurezza sia agli atleti che ai team. La riorganizzazione delle gare, in termini concreti, ha visto l’allestimento di aree, ognuna destinata a determinati componenti dell’equipe ed ognuna di precisa responsabilità delle varie realtà organizzatrici. Grazie a questo nuovo sistema, è stato possibile continuare ad organizzare le gare, e ne abbiamo in programma altre per il prossimo futuro, purtroppo solo per le categorie agonistiche e senior, perché all’interno dei decreti la categoria giovanissimi non è stata inserita” spiega la vice Presidente Tetta Bullitta. Il mondo del ciclismo olbiese non è mai sceso dalla sella, impegnandosi al massimo, come da più di settant’anni accade, in uno degli sport più democratici, sostenibili e “sfidanti” che esistano: prossimo appuntamento con la SC Terranova, domenica 23 maggio, per una gara “master”.