Monday, 17 November 2025
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Pubblicato il 17 November 2025 alle 14:00
Olbia. Da Poltu Cuadu a via Nanni con cartelli, fischietti, e rime ma soprattutto tanta determinazione e maturità. Prende il via così la manifestazione tenutasi questa mattina sotto gli uffici della neo nata Provincia Nord Est Gallura. Studenti, docenti e genitori del Liceo artistico De Andrè questa mattina hanno deciso di dire basta e richiedere a gran voce lo spazio per l'istruzione.
A prendere la parola studenti e insegnanti dopo essersi sistemati in maniera ordinata e aver presentato i cartelli e gli slogan vicino ai cancelli della sede della Provincia, dopo la testimonianza della preside Maria Ivana Franca dalla sede di via Modena, in via Nanni ha preso la parola prof.Rossano Dore, rappresentante sindacale e a seguire sono intervenuti gli studenti, in primis il rappresentante d'Istituto Alessio Sanna.
La dirigente Franca riprende il discorso, la storia degli ultimi mesi sulle difficoltà logistiche dell'istituto e sulle promesse condivise con il commissario straordinario uscente della Provincia della Gallura: "in merito alle aule carenti noi abbiamo sempre cercato il supporto da parte dell'amministrazione, ma, a tutt'oggi non abbiamo ottenuto alcuna risposta e quindi ci troviamo in questa situazione. Avevamo fatto delle proposte con il commissario uscente Rino Piccinnu, avevamo quasi preso degli accordi, entro novembre al massimo avrebbero trovato una soluzione. Noi come scuola abbiamo avuto pazienza e abbiamo atteso perché comunque ci era stata presentata una soluzione: le famose aule di San Ponziano oltre a parte della struttura del Delta Center per l'indirizzo musicale, in affidamento come unica sede. Per noi sarebbe una soluzione ottimale poiché avremo più spazi per entrambi gli indirizzi".
"La scorsa settimana - prosegue la dirigente - avevo avvisato che si stava svolgendo un assemblea all'interno della scuola e che la fase successiva sarebbe stata la proclamazione di uno stato di agitazione con manifestazione. Quando abbiamo preso l'impegno mi sono messa a disposizione per trovare soluzioni, andando anche al di là delle mie competenze. Mi auguro che questa mobilitazione serva in qualche modo a smuovere l'interesse dell'amministrazione per andare a cercare spazi, spazi e soluzioni nell'immediato, a noi al momento servono soluzioni nell'immediato, a breve termine, in modo tale da garantire uno svolgimento delle lezioni regolare e con gli spazi necessari, poiché per le attività didattiche servono spazi e a questi ragazzi va garantito il diritto allo studio".
"Al liceo artistico l'attività laboratoriale è fondamentale e molti ragazzi scelgono questa scuola proprio per questo motivo, per questa parte di studi, ma si ritrovano poi con un offerta formativa che non è corrispondente, e questo ci dispiace, poiché la scuola si trova nell'impossibilità di non poter garantire un servizio efficiente al 100% per motivi che esulano dalla scuola stessa e non sono di competenza della scuola".
In via Nanni l'argomento viene ripreso tra slogan, rime e cartelloni degni della sensibilità artistica di questi giovani studenti, viene richiesto a gran voce un intervento immediato: "Vogliamo risposte" viene ripetuto a suon di cartelloni, battimano, fischietti, e un coro unanime. "L'istruzione è un diritto, nessuno di noi starà zitto -e ancora - Dateci spazio per studiare, suonare e disegnare".
A prender parola arriva il rappresentante d'Istituto Alessio Sanna che racconta: "ci siamo riuniti oggi davanti alla provincia dopo un lungo tempo di attesa, perché quest'anno il disagio delle aule mancanti si è moltiplicato. Abbiamo 17 aule e 21 classi, oltre alla carenza del materiale, denunciamo a gran voce la mancanza di spazi, non si può far lezione nei corridoi, gli studenti con disabilità non hanno a disposizione apposite aule e non si può stare in un andito con l'insegnante di sostegno. Come se non bastasse siamo già reduci da un accorpamento, altro scippo nel comparto dell'istruzione. Noi siamo qui per noi, ma anche per chi verrà dopo di noi, il tasso di abbandono scolastico in Sardegna è del 17%, contro il 9% di altre regioni del nord, la nostra priorità oggi è sicuramente il problema delle aule, noi abbiamo il diritto di avere le aule e di ricevere una formazione di qualità".
"Ma la realtà è ben diversa, io faccio parte di una quinta- aggiunge ancora Alessio Sanna - e noi facciamo lezione in compresenza con un altra classe, non può essere normale avere circa 30 studenti che fanno lezione in contemporanea per esempio di religione e matematica, con un alternanza nell'utilizzo della Lim (situazione incredibile confermata anche dai docenti nel loro intervento).
"Noi dobbiamo perseverare, non otterremo qualcosa oggi, ma magari la otterremo domani, dobbiamo impegnarci a garantire un futuro migliore per chi verrà dopo di noi"- gli artisti conclude Sanna - sono sempre stati all'avanguardia dei tempi, sono sempre stati avanti e hanno fatto un lavoro di denuncia sociale, la nostra scuola porta il nome di De Andrè che ha sempre parlato per i bisognosi, quindi noi questa battaglia la portiamo avanti non solo per noi ma per tutti, per attivarci e riprenderci il nostro futuro non solo come studenti". Dagli uffici della Provincia nessuna risposta, ma gli studenti non si fermeranno a questa singola manifestazione.
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