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Olbia, Consiglio Comunale: tanti i pal di pancia in maggioranza

Olbia, Consiglio Comunale: tanti i pal di pancia in maggioranza
Olbia, Consiglio Comunale: tanti i pal di pancia in maggioranza
Angela Galiberti

Pubblicato il 01 May 2014 alle 10:00

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Olbia, 01 Maggio 2014 - Ieri sera, durante l'ultimo Consiglio Comunale, è andato in scena soprattutto il mal di pancia interno alla maggioranza che guida il Comune di Olbia. L'origine di tutto è stato il punto sulla Variante al Piano di Fabbricazione e il suo reitero dei vincoli sugli standard comunali. A gettare per primo benzina sul fuoco è stato Marco Piro, capogruppo di Forza Italia in Consiglio, il quale ha portato all'attenzione del Consiglio la vicenda di alcune osservazioni, protocollate da privati, che non sono arrivate nè in Commissione nè all'esame del Consiglio. Il mistero dura pochi minuti: le osservazioni si erano perse nelle stanze del Comune. Essendo state protocollate nei termini, saranno comunque messe al vaglio della struttura e del Consiglio Comunale. Il vero pomo della discordia, però, è un altro e ha un nome ben preciso: Porto Rotondo. Zona pregiata, ricca di storia e di opere d'arte, ma soprattutto dall'equlibrio urbanistico-ambientale molto delicato. Su Porto Rotondo esistono dei vincoli da 25 anni, vincoli che - come tutti gli altri presentati in Comune - dovrebbero essere reiterati. Ma qualcuno in maggioranza non è d'accordo. Sono due le osservazioni su Porto Rotondo che scatenano il mal di pancia all'interno della Coalizione Civica. Un mal di pancia che scoppia con le sospensioni e con le riunioni di maggioranza rigorosamente a porte chiuse. Il conclave tra Gianni Giovannelli, gli assessori e i suoi consiglieri dura tantissimo, ma non tutti partecipano con assiduità. Alcuni consiglieri dell'Upc sono infatti fuori dalla saletta e confabulano animatamente tra loro. Voci di corridoio affermano che qualcuno non vuole votare "nuove speculazioni su Porto Rotondo". La questione è relativamente semplice. Sulla reiterazione dei vincoli sugli standard comunali, i privati hanno potuto fare delle osservazioni che sono state vagliate sia dalla struttura che dalla commissione all'Urbanistica. Le due osservazioni che hanno scatenato il mal di pancia sono state bocciate dalla struttura. Una di queste si trova in pieno centro, vicinissimo alla caratteristica Piazzetta San Marco, e può vantare delle cubature residue sulle quali, secondo voci di corridoio, ci sarebbe già progetto pronto. Reiterare lo standard significa bloccare il progetto, eliminare lo standard significa dare il via al progetto. Ed è qui che il mal di pancia viene a galla: una parte della maggioranza vuole reiterare il vincolo su queste aree esattamente come su tutti gli altri vincoli, un'altra parte invece vuole togliere il vincolo. Alla fine, la montagna ha partorito il topolino: dopo un'ora di discussioni, si è deciso di esaminare solo le osservazioni sulle quali c'è accordo tra la struttura e la commissione all'Urbanistica. Tutte le altre (quelle sulle quali non c'è accordo, gli emendamenti dei consiglieri e le due pratiche "perse" negli uffici) verranno esaminate durante il prossimo Consiglio Comunale. Sperando che alla fine la maggioranza trovi un punto di incontro.