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Pubblicato il 12 June 2019 alle 10:40
Olbia, 12 giugno 2019 - Quando la politica si occupa di cose concrete e dei problemi reali delle persone, oltre che di urbanistica e mattone, fa cosa buona e giusta ed è quello che è successo nel recente Consiglio Comunale di Olbia.
Ieri sera, durante l'ultima riunione, è stato il primo vero passo importante verso il reddito di libertà: la misura, unica in Italia, pensata dalla Regione Sardegna per aiutare le donne vittime di violenza di genere a rialzarsi.
Il percorso verso questo sostegno è lungo, ma ieri a Olbia si è fatto un passo avanti: il Comune ha dato il via libera alla prima fase, a cui seguirà un bando.
Il sostegno va direttamente alle donne che ne faranno richiesta, scelte in base a una graduatoria, e ha lo scopo di reinserire pienamente nel tessuto sociale le vittime di violenza.
Oltre all'inserimento lavorativo (senza lavoro e dunque senza reddito non c'è libertà né autoderminazione), si parla anche di sostegno abitativo e di affido familiare delle vittime.
Creare una rete di sostegno nei confronti delle vittime, affrancandole dalla violenza e dallo status stesso di "vittima", consente a queste persone di riguadagnare il proprio posto nel mondo e a contrastare l'esistenza stessa della violenza.
Molto soddisfatta del via libera la consigliera comunale Patrizia Desole, che è anche presidente dell'associazione Prospettiva Donna che a sua volta gestisce il centro antiviolenza di Olbia.
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