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Olbia 15/10: mezza città galleggia tra pioggia e rabbia

Quando piove la città affoga nei suoi errori

Olbia 15/10: mezza città galleggia tra pioggia e rabbia
Olbia 15/10: mezza città galleggia tra pioggia e rabbia
Olbia.it

Pubblicato il 16 October 2025 alle 15:51

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Olbia Ancora una giornata di paura e disagi per Olbia, sorpresa da un violento temporale che tra la notte e il mattino di ieri, 15 ottobre, ha messo in crisi diversi quartieri. In poche ore, la pioggia ha trasformato strade e parcheggi in corsi d’acqua, con cantine, negozi e piani terra invasi da centimetri d’acqua.

Dalle prime ore dell’alba i Vigili del Fuoco sono entrati in azione per decine di richieste d’aiuto: sul campo, oltre alle squadre di Olbia, anche i colleghi di Arzachena, Ozieri e Siniscola, insieme al nucleo sommozzatori e soccorso acquatico. A coordinare le operazioni il funzionario inviato da Sassari, mentre il comandante Antonio Giordano ha sorvolato dall’alto la città con l’elicottero partito da Alghero Fertilia.

Le situazioni più critiche si sono registrate in via Vittorio Veneto bassa, dove diverse attività – tra cui i ristoranti Yumè e Il Macellaio – hanno subito danni importanti ai locali interrati. Problemi anche in via Confalonieri, via Fratelli Bandiera e via Vicenza, dove l’acqua ha superato i marciapiedi, costringendo i residenti a restare chiusi in casa.

Colpita anche via Nanni, proprio davanti alle scuole medie, dove i nuovi marciapiedi rialzati – costruiti senza canalette o pendenze per lo scolo – hanno creato un vero e proprio “effetto piscina”. Durante le ore più intense del temporale, i pedoni, già in difficoltà per mantenere sulla testa i propri ombrelli venivano travolte da spruzzi improvvisi “stile Acquadream” delle auto in transito, come raccontano ironicamente i residenti. “Basta una mezz’ora di pioggia e si formano onde da parco acquatico”, commenta un genitore. A Poltu Quadu ogni pioggi è lo stesso copione "Questa è la situazione sulla strada statale 125 Olbia sud, fronte edicola ed hotel jazz, i lavori fatti l'anno scorso, con la messa in opera di una pozzetta da un metro per un metro, (con la spesa di 50.000€ ) e non hanno risolto nulla".

Molti cittadini denunciano la mancanza di una rete di raccolta adeguata: tombini otturati, scoli vecchi o assenti e lavori pubblici che spesso ignorano la conformazione naturale del terreno. “Se la strada avesse una pendenza adeguata, l’acqua defluirebbe verso il mare – spiega una residente – invece resta intrappolata qui, a pochi metri dal fosso che non si svuota mai”.

Sui social, intanto, monta la rabbia: “Ogni autunno la stessa storia, passano gli anni ma nulla cambia”, scrive qualcuno. “Via Vittorio Veneto sembra il terzo mondo”, aggiunge un altro. C’è anche chi invita alla comprensione: “Le squadre hanno decine di interventi in coda, anche loro hanno solo due mani e due piedi”.

Dietro l’ironia e la stanchezza dei commenti, resta una certezza: bastano poche ore di pioggia per ricordare quanto Olbia resti vulnerabile. “Oggi, per fortuna, non ci sono state vittime – commenta un commerciante – ma basta un temporale per trasformare la città in un acquario”.