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Ecco il coro Eufonia: vanto femminile della musica sarda

Ecco il coro Eufonia: vanto femminile della musica sarda
Ecco il coro Eufonia: vanto femminile della musica sarda
Laura Scarpellini

Pubblicato il 29 January 2019 alle 15:33

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Olbia, 29 gennaio 2018 -Le notizie che si hanno sulle origini del tradizionale canto sardo non consentono a oggiuna precisa datazione: alcune testimonianze ci riportano all'epoca pre-cristiana e a un canto a quattro voci che veniva eseguito dai prigionieri di Roma provenienti dalle zone interne dell'isola. Inoltre c'è chi fa risalire la nascita del canto sardo fino alperiodo nuragico. Viene ritenuto che il canto cosiddettoa tenoresia nato dall'imitazione delle voci della natura:su bassuimiterebbe il muggito del bue,sa contrail belato della pecora esa mesu hocheil verso dell'agnello, mentre il solistasa bocheimpersona l'uomo stesso, colui che è riuscito a dominare la natura.

Infatti secondo la tradizione, i pastori svilupparono forme di canto armonico per stabilire un contatto con le entità spirituali che pervadono tutte le cose, acquisendo la loro forza attraverso l'imitazione dei versi degli animali e della natura. Tutto ciò è avvolto da un alone magico, quasi mistico che vede ancora una volta portato in elevazione massima, il grande legame che esiste tra l'uomo e la natura di questo meraviglioso territorio.

Ritroviamo quindi una grande diffusione della tradizione dei cori qui in Sardegna, tutti di straordinaria bravura e grande passione nelle esecuzioni. Uomini e donne si riuniscono con incontri a scadenza più o meno settimanali per preparare le esibizioni che terranno sia in luoghi di culto che in eventi culturali e tradizionali. La maggior parte di loro non sono dei professionisti del canto ma lavoratori, professionisti e comunque cantori che sacrificano il loro tempo prezioso ritagliandoselo da impegni di lavoro e familiari.

In questo contesto vi è un folto gruppo di cori tradizionali femminili tra cui quello di Gavoi denominato Eufonia, diretto dal maestro Mauro Lisei. Questo coro nasce nel 1998 per volontà di un gruppo di ragazze appassionate del canto corale. Forti della loro bravura, ben presto compongono un repertorio tutto loro e con quello e si lanciano in una doppia sfida: un coro femminile con in aggiunta un repertorio di canzoni tutto originale. Il forte carattere delle donne sarde non conosce ostacoli e ben presto le ragazze del coro si fanno notare. Il coro ha scelto di cantare testi dai contenuti particolarmente vicini al mondo femminile tradizionale (“Anninnia”,“Mamas”,”Duru-duru”) con l’introduzione, in alcuni brani, di diversi strumenti etnici (tumbarinos, benas, ,sonazzos ed altri ancora).Viene portato alla ribalta l'universo della donna sarda: una grande sfida nel mondo corale prevalentemente ad appannaggio dei cori maschili.

Dal 2006 il coro viaggia per tutta l'Italia partecipando a concorsi internazionali ricevendo riconoscimenti di alto livello. AlPremio "Maria Carta” viene invitato come ospite al “Premio diOzieri” per cori tradizionali sardi (maschili), dove essere invitati a tale evento già equivale ad un importante ulteriore riconoscimento. Arrivano poi il Primo PremionellaRassegna Competitiva G. Barilaridi Buddusò, alla quale partecipavano anche corimaschili di ottimo livello, il "Trofeo Provincia di Sassari"che istituisce la categoria “per un gruppo che valorizza e tramanda con rigore, originalità e modernità la tradizione etnomusicale polivocale della Sardegna”, assegnato dalla Giuria del 59° Premio Ozieri diLetteratura sarda.

Le ragazze del coro non si fanno mancare neanche le contaminazioni artistiche con ilmusicista jazz tedesco Hans-Peter Salentin, e l’attriceLia Careddu, che le porterà allacoproduzione di un ambizioso progetto teatrale-musicale, lo spettacolo “Càntharu”, in Germania e in Sardegna. Arriva poi la partecipazione al “Festival Internazionale L’Europa e i suoi canti”, tenutosi a Barcellona, dove conquistano il “Premio Speciale per il canto più bello” con il brano“Anninnia, anninnia”(parole e musica del M° M.Lisei): per la prima volta un coro femminile sardo vince un Premio Internazionale.

Non passano inosservate di certo le coriste all'occhio attento e sperimentale del jazzistaPaolo Fresu, che le coinvolge con il progetto“Boghes” nella sua rassegna “Short Time”a Berchidda. Insomma la strada di questo gruppo corale femminile è costellata da tanti riconoscimenti e soddisfazione in ambito regionale, nazionale e internazionale. Arriva la Tournèe Sarda“Boghes & Jazz”, con il musicista tedesco Hans-Peter Salentin. Seguono poi la partecipazione straordinaria del coro al programma televisivo“Stasera CasaMika”, andato in onda nel 2017 su RAI 2 e durante la popolare trasmissione, seguita da milioni di telespettatori, gli artisti internazionali Elisa e Mika cantano con il coro la bellissima “Anninnia”, accompagnati dall’orchestra diretta dal M° Valeriano Chiaravalle, già Direttore dell’Orchestra Sinfonica del Festival di San Remo. E’ stato un successo enorme, di cui hanno parlato tutti i quotidiani e le TV Regionali e a cui i social hanno dato un eco inimmaginabile.

Recentemente è stata messa a punto la collaborazione con laCompagnia Teatrale“Laminarie” di Bologna, con la messa in scena de “I canti ancestrali delle donne sarde” nelTeatro “Dom” di Bologna. Anche lo spettacolo “Cantos de beranu” incollaborazione con il l’Ensemble vocale“Kor” ha avuto un folto seguito di pubblico a cui è scaturita una creativa collaborazioneconil regista Matteo Fadda, che ha voluto inserire nella colonna sonora del suo film“La strega diBelvì” il brano “Sùrbiles”.

Essere stato il primo coro femminilea vincere il Prestigioso“Premio Ozieri per cori tradizionali sardi”, nella SezioneEvolutiva con il canto inedito “Hellè!”, ha dato maggior vigore alle donne del Eufonia, semmai ve ne fosse ancora bisogno. Ultimo appuntamento da mettere in nota è sicuramente l'organizzazionedel tradizionale“Concerto di Natale” del 2018, dedicato al ventennale dalla fondazione del coro Eufonia, in compagnia degli artistiElena Ledda, Mauro Palmas e Gavino Murgia.

Da ricordare che queste coriste meravigliose prima di essere delle grandi artiste sono lavoratrici, professioniste, mamme e mogli, con un carico di vita privata alle spalle con il fondamentale e indiscutibile ruolo che la donna riveste nell'ambito della famiglia. Malgrado tutto queste bravissime coriste riescono a conciliare con loro grande passione per il canto corale (impegnativa e sacrificante) tutto il resto della vita privata colma di impegni.

Solo per questo sarebbe da attribuire loro (e a tutte le coriste che hanno questa grande passione nel cuore) un premio speciale. A noi tutti non resta che seguirle e sostenerle nei loro progetti sempre ambiziosi e affascinanti che portano alto il nome della Sardegna nel mondo, anzi delle donne sarde nel mondo oseremmo dire.