Donna incinta "rifiutata" dai sanitari: la Procura chiede l'archiviazione

Sassari. C'è un aggiornamento in merito alla vicenda legata alla giovane donna incinta che sarebbe stata respinta dall'Ospedale di Sassari. La Procura sassarese ha chiesto l'archiviazione del procedimento penale.

L'indagine è stata affidata ai Nas di Sassari. I militari, si legge in una nota della Procura, hanno "accertato che la donna, risultata positiva a un test di gravidanza nei giorni 30 dicembre 2021 e 5 gennaio 2022 (quindi in concepimento da pochi giorni), il giorno 8 gennaio si è presentata al Pronto soccorso ginecologico lamentando dolori addominali e perdite ematiche vaginali. Le veniva prescritto di riposare, di assumere paracetamolo per il dolore e di ripresentarsi in caso di aggravamento con una visita ecografica per il lunedì successivo. Lo stesso giorno si verificavano perdite più abbonanti, attribuite successivamente dal suo ginecologo al mestruazione".

Durante le indagini è stata disposta una consulenza tecnica le cui risultanze sono le seguenti: "la donna aveva una gravidanza appena iniziata e che per un ipotizzabile difetto di sviluppo dell'embrione non si è completato l'annidamento dello stesso nell'endometrio. Escludendo falsi positivi nei test di gravidanza, si è trattato con tutta evidenza di una gravidanza biochimica (rilevata produzione nei test della beta glicoproteina corionica, segno dell'inizio della gravidanza). Non è stata quindi una gravidanza in senso clinico, che si ha quandfo l'embrione raggiunge la visibilità ecografica".

Il consulente tecnico si è espresso sulla correttezza delle prescrizioni mediche, ritendendo non indispensabile né indifferibile la visita clinica. Il pubblico ministero ha aderito a questa ricostruzione "per la logicità e la coerenza con i dati di indagine acquisiti. Infatti una maggiore attenzione clinica del caso non avrebbe portato a esito diverso".