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Crisi Covid-19, Olbia e Gallura: 3550 lavoratori in cassa integrazione

Crisi Covid-19, Olbia e Gallura: 3550 lavoratori in cassa integrazione
Crisi Covid-19, Olbia e Gallura: 3550 lavoratori in cassa integrazione
Olbia.it

Pubblicato il 01 April 2020 alle 17:35

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Olbia, 01 aprile 2020 - I numeri della crisi Covi-19 declinati sul lavoro: i dati sono stati diffusi dalla Cgil Gallura.

500 aziende della Gallura, per complessivi 3550 lavoratori, hanno finora richiesto la Cassa integrazione, o di altre forme di sostegno al reddito, a seguito dei danni causati dal Coronavirus. I numeri, provvisori e destinati purtroppo a salire, emergono dalle richieste di esame congiunto ricevute dalla Cgil della Gallura da parte delle aziende del territorio.

Turismo crollato, oltre 2000 lavoratori a casa

Nello specifico, alla data del 31 marzo, il settore maggiormente in difficoltà è quello del turismo, del commercio, dei servizi: le domande di Fondo di integrazione salariale (FIS), lo strumento a disposizione di quei settori per le aziende con più di 5 dipendenti, esaminate dalla Filcams Cgil della Gallura sono state 206 per un totale di 2001 lavoratori, quasi il 68% delle richieste totali. Tra le aziende che hanno richiesto il FIS ci sono le principali società che operano nel campo del turismo.

Niente anticipazione della Cig per i dipendenti

“Dobbiamo purtroppo segnalare che l’emergenza COVID-19 in poche settimane ha già prodotto nel nostro territorio effetti negativi anche sulla condizione lavorativa. In moltissimi casi c’è stato il fermo dell’attività, o una sostanziale riduzione delle ore lavorate. Inoltre, a causa di difficoltà finanziarie legate alla totale sospensione delle attività., molte aziende non anticiperanno per conto dell’Inps l’integrazione salariale, pari all’80% dello stipendio, ai propri dipendenti – dice Danilo Deiana, segretario generale della Filcams Gallura -. I lavoratori dovranno dunque aspettare che l’Inps paghi loro l’indennità e/o che entri a regime nel minor tempo possibile laconvenzione per l’anticipo, da parte delle banche, della cassa integrazione ai lavoratori sospesi a causa dell’emergenza coronavirus.Un doveroso ringraziamento e la nostra vicinanza va alle tante lavoratrici e ai tanti lavoratori che nel terziario, nelle mense e nei servizi di pulizia devono continuare a svolgere la propria attività perché considerate, in questa fase di emergenza, di pubblica utilità o essenziali”

Lavoratori dei trasporti in grossa difficoltà

Un altro settore particolarmente colpito è quello dei trasporti: le richieste di esame congiunto arrivate alla Filt Cgil della Gallura per Cassa integrazione ordinaria (CIGO) e straordinaria (CIGS) sono 16 per 517 lavoratori; a questi vanno aggiunti i dipendenti di Air Italy che andranno in cassa integrazione per la messa in liquidazione della compagnia aerea.

Male sughero e industrie del sughero

Nel settore industriale (sughero) e dell’edilizia sono state presentate alla Fillea Cgil della Gallura richieste di esame congiunto per ottenere la Cassa integrazione ordinaria (CIGO) sono 71 per 397 lavoratori. Nel settore tessile, chimico e dell’energia sono arrivate alla Filctem Cgil della Gallura 5 richieste di Cassa integrazione ordinaria (CIGO) per 112 lavoratori.

Artigiani senza più lavoro

Moltissime le domande di sostegno al reddito presentate dagli artigiani (meccanici, estetiste, parrucchieri, panettieri, operai dei cantieri nautici) e con varie forme societarie (imprese individuali, Snc, Sas). Al momento hanno chiesto l’esame congiunto alla Cgil Gallura 200 imprese per 550 lavoratori. Il sostegni al reddito, in questo caso, arriva dal Fondo di solidarietà bilaterale degli artigiani.(FSBA)

Priorità alla sicurezza

“La nostra priorità, in questa prima fase, è quella di riuscire a dare una protezione non escludendo nessuno, attraverso l’accesso al Fondo di integrazione salariale, alla Cassa integrazione ordinaria, alla Cassa integrazione in deroga, ai fondi bilaterali,alle indennità previste dalla normativa e a far rispettare in tutti i luoghi di lavoro l’applicazione del protocollo sulla sicurezza per la tutela della salute delle lavoratrici e dei lavoratori e conseguentemente di tutta la cittadinanza”, spiegano Luisa Di Lorenzo, Danilo Deiana e Marino Bussu, componenti della segreteria della Cgil Gallura

“La situazione è gravissima in tutta la Gallura – conclude Luisa Di Lorenzo, segretario generale della Cgil Gallura -. In base alle proiezioni, faremo fatica a tornare ai livelli pre-crisi del Coronavirus. Possiamo però dire che la Gallura, essendo storicamente un territorio dinamico, innovativo, saprà ripartire con forza e determinazione. Tutti insieme ce la faremo”.