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Pubblicato il 19 September 2020 alle 14:29
Tempio Pausania, 19 settembre 2020 - In piazza San Pietro a Tempio Pausania, il 16 settembre scorso abbiamo potuto assistere ad un suggestivo evento che ha veduto il coinvolgimento della storia e della poesia sarda.
Un originale progetto poetico e musicale in lingua Sassarese nato da una idea di Mario Marras. Poesie, immagini, audio, frammenti musicali, si fonderanno nell'atmosfera italiana degli anni della guerra del 1915- 1918
Durante la serata di letture e proiezioni è stato possibile rivivere una delle pagine più buie dell'umanità: la Prima Guerra Mondiale. Per ricordare cosa rischia di essere l'umanità quando perde il senno.
“Bisogna mettere in atto, con coraggio, ogni mezzo lecito per prevenire i conflitti o, quanto meno, risolverli in modo pacifico, senza il ricorso al vano strumento delle armi, per tentare di cancellare l’idea di “homo homini lupus”, che non era degna forse neppure dell’uomo dell’età della pietra”
Lo spettacolo ha veduto come protagonisti le voci narranti di Eugenio Cossu, Mario Marras, Antonello Bazzu del gruppo Sinuaria Poetarum e Leonardo Onida.
"E' uno spettacolo poetico musicale sulla prima Guerra Mondiale. - ci racconta il registra Leonardo Onida, - Lo scorso anno ricorreva il centenario del conflitto mondiale, e oggi è stato possibile realizzarne l'evento a tema. Un delicato percorso poetico in cui verranno lette delle struggenti lettere che alcuni sassarini spedirono dal fronte. Testimonianze giunte fino i giorni nostri che ci portano a conoscenza tutto lo smarrimento e la paura di quei giovani mandati a combattere per la loro Patria".
Quattro artisti che attraverso la poesia, le immagini, le lettere dal fronte, hanno portato il pubblico dentro un pathos che ha fatto rivivere i sogni, le paure, ma anche le speranze di giovani soldati andati in guerra sentendone comunque l’inutilità e la assurdità.
L'evento " Gherra a la Gherra" è stato una speciale anteprima del festival Ottobre in Poesia realizzata grazie al gemellaggio POP-Sinuaria Poetarum.
Regia e progettazione: Leonardo Onida.
Quella tempiese è stata un 'occasione in cui la poesia e la lingua sarda hanno offerto lo spunto per conoscere un aspetto così intimo, dei protagonisti della storia d'Italia.
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