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Sardegna apre ai turisti: fino al 2 giugno quarantena per chi sbarca

Sardegna apre ai turisti: fino al 2 giugno quarantena per chi sbarca
Sardegna apre ai turisti: fino al 2 giugno quarantena per chi sbarca
Olbia.it

Pubblicato il 24 May 2020 alle 11:19

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Cagliari, 24 maggio 2020- La Regione Sardegna apre i suoi porti e aeroporti che dovranno garantire i protocolli di sicurezza per evitare la diffusione della Sars-CoV-2. Il Presidente della Regione Sardegna Christian Solinas ieri, 23 maggio, ha firmato la nuova ordinanza, la 25, che a far data da oggi apre agli spostamenti in partenza e in arrivo per l'Isola.

Gli spostamenti tra regioni sono ancora vietati, se non per motivi di lavoro o salute oppure per esigenze importanti, ma il presidente Solinas nel video comunicato diramato ieri sulla pagina Fb del sito della Regione ha garantito che "La quarantena è prevista solo a chi sbarca nell'Isola fino al 2 giugno", con chiaro riferimento all'apertura ai turisti. "La Sardegna spalanca le braccia ai turisti" ha esordito infatti Solinas.

Secondo quanto stabilito dagli articoli siglati dal Presidente della Regione Autonoma della Sardegna in vigore fino al 2 giugno prossimo, per quanto riguarda i viaggi in aereo saranno le società di gestione degli aeroporti del territorio a provvedere alla misurazione della temperatura di tutti i passeggeri in partenza e in arrivo da destinazioni extraregionali.

Si legge nell'ordinanza "Ai passeggeri in partenza è vietato l'imbarco nel caso venga rilevata una temperatura uguale o superiore a 37,5°C. È onere dei sanitari delle autorità aeroportuali dare applicazione alle disposizioni di cui alla determinazione del Direttore generale della Sanità n.159 del 04 marzo 2020".

Anche per quanto riguarda gli spostamenti per mare si legge nell'Ordinanza "L’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sardegna provvede alla misurazione della temperatura per tutti i passeggeri imbarcati su navi in
partenza e in arrivo da destinazioni extraregionali. Ai passeggeri in
partenza è vietato l'imbarco nel caso venga rilevata una temperatura
uguale o superiore a 37,5°C. È onere dei sanitari dell’Autorità di Sistema
Portuale del Mare di Sardegna dare applicazione alle disposizioni di cui alla determinazione del Direttore generale della Sanità n.159 del 04 marzo
2020. Le compagnie di navigazione operanti sulle rotte da e per la
Sardegna possono provvedere, sulla base di specifici accordi con la
Regione, alla misurazione della temperatura dei singoli passeggeri prima
dell'imbarco sulle proprie navi, vietando l'imbarco se viene rilevata una
temperatura uguale o superiore a 37,5°C.

Il personale dei competenti
USMAF/SANS, laddove la temperatura debba essere misurata prima
dell’imbarco a cura delle compagnie di navigazione, accerta che i rispettivi
armatori delle navi in arrivo in Sardegna abbiano eseguito all’imbarco i
controlli sanitari su tutti i passeggeri, comunicando con almeno 12 ore di
anticipo le eventuali violazioni alla Sala operativa della protezione civile
regionale".
Sempre nell'Ordinanza, all'articolo 3 si legge "L’accesso al territorio regionale dei soggetti in arrivo con unità da diporto o ogni altra unità non adibita al traffico passeggeri, compresi i pescherecci che non siano iscritti ad uno dei Compartimenti Marittimi della Regione o che facciano rientro dopo aver attraccato in porti al di fuori della linea di costa regionale, è subordinato alle procedure autorizzatorie di cui all’ordinanza n.9 del 14.03.2020, così come modificata e prorogata dalle ordinanze n.13 del 25.03.2020, n.15 del 3.04.2020, n.19 del 13 aprile 2020, n.20 del 2 maggio 2020 e n.23 del 17 maggio 2020. A tali soggetti si applicano, in quanto compatibili, le disposizioni di cui agli articoli 3, 4, 5, 6, 7 e 9 dell’ordinanza n.23 del 17 maggio 2020".
"I comandanti o gli armatori delle unità di cui al precedente articolo 3, i soggetti concessionari di porti, approdi, punti di ormeggio e campi boe,
nonché l'Autorità marittima competente per territorio, anche avvalendosi
dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sardegna per gli ambiti
territoriali di propria competenza, sono tenuti a verificare il corretto
adempimento delle disposizioni contenute nel medesimo articolo 3 da parte
dei soggetti che accedono in Sardegna. Gli stessi concessionari e l’Autorità
marittima comunicano le unità in arrivo al Comune, alla Questura e
all’articolazione del Corpo forestale e di vigilanza ambientale
territorialmente competenti, nonché alla Direzione generale della
protezione civile".