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Pubblicato il 15 September 2020 alle 13:04
Olbia, 15 settembre 2020 - Una protesta clamorosa: è quella organizzata per oggi dai commercianti di via Mameli, loro malgrado protagonisti di una piccola rivoluzione green, ovvero la realizzazione di una pista ciclabile. Infrastruttura che, per i commercianti, è divenuta un problema serio poiché sono stati eliminati i parcheggi (a pagamento) che si trovavano proprio su questa strada.
Con le serrande abbassate e il cartello "Rischio chiusura", le attività di via Mameli hanno voluto lanciare un segnale forte all'amministrazione guidata dal sindaco Settimo Nizzi e dalla sua giunta. Parafrasando Alessandro Manzoni, questa pista non s'ha da fare - almeno non nelle modalità in cui è stata fatta, hanno precisato i commercianti.
Fiaccate dalla crisi economica e dall'emergenza Coronavirus, le attività di via Mameli ora devono affrontare l'inevitabile cambiamento che porta con sé la pista ciclabile. "Non siamo contro le piste ciclabili, anzi - spiegano -, ma ci hanno convocato quando era stato tutto deciso e non ci hanno mai coinvolto. Così com'è fatta non va bene: c'erano anche altre priorità a cui prestare attenzione".
Sono tre i portavoce dei commercianti che, tutti uniti, oggi hanno deciso per la serrata: Gianmario Pileri, Ester Bini e Marco Li Gioi. "Ci aspettavamo altro - spiegano, mentre ci mostrano i problemi di questa importante via cittadina -. Prima vedevamo molte biciclette circolare qua, adesso sono pochissime: i ciclisti hanno paura di essere investiti dalle auto perché la pista è promiscua. La pista è costantemente impegnata dalle auto. Spesso le macchine, per fare sosta breve, si fermano sui marciapiedi e alla fine sono i pedoni che non riescono a passare. Ciò che chiediamo all'amministrazione è di ripristinare la situazione originaria: i parcheggi sono indispensabili per le attività commerciali".
Il segnale lanciato dai commercianti è chiaro: serve concertazione, serve programmazione, serve aiutare e non danneggiare le attività.
Nel tempo che abbiamo trascorso con i commercianti di via Mameli abbiamo notato che effettivamente i mezzi tendono a invadere la pista ciclabile (cosa che, da Codice della Strada possono fare essendo quella una pista promiscua), sono passate due biciclette, inoltre lo scarico/carico merci è divenuto abbastanza complesso poiché gli stalli sono stati posizionati nelle vie laterali e sono costantemente occupati da auto in sosta. Problemi anche per la vicina scuola e in particolare per gli studenti con disabilità: gli stalli di fronte al Panedda sono stati spostati nella via di fronte. Il problema non è tanto la distanza, quanto le barriere architettoniche.
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