Friday, 04 October 2024
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Pubblicato il 29 September 2024 alle 08:00
Olbia. L’iniziativa “Un Mese un’artista” di Sulià House Porto Rotondo Curio Collection by Hilton in collaborazione con lo Show-room The Green Life di Olbia, chiude l’estate con l’ultima esposizione che si terrà venerdì 4 ottobre con l’aperitivo “VistAmare”. Sulià House è un moderno ed elegante boutique hotel immerso nella natura, sospeso tra il mare e il cielo di fronte al Golfo di Cugnana che sa sorprendere i suoi ospiti con una serie di iniziative che vanno oltre le camere lussuose, il panorama mozzafiato e servizi di alto livello. Durante questo 2024 ha deciso di offrire un’esperienza indimenticabile, con appuntamenti cool abbinati alla scoperta dell’arte. La lobby dell’hotel sta infatti dando il benvenuto a talentuosi artisti e diventando un vero e proprio spazio espositivo con il programma “Un Mese, un Artista”.
Questa iniziativa non è semplicemente una mostra, ma rappresenta un vibrante tributo alla cultura sarda, interpretando e valorizzando le ricche tradizioni locali attraverso le opere degli artisti selezionati. Questo connubio tra arte contemporanea e patrimonio culturale sardo non solo arricchisce l’esperienza dei visitatori, ma contribuisce anche a preservare e promuovere la cultura unica dell’isola. Le opere, inoltre, possono essere acquistate, permettendo ai visitatori di portare con sé un pezzo di questa espressione artistica e sostenendo ulteriormente la promozione culturale. Il mese di settembre ospita l’esposizione dell’artista Michela Barbieri, che si potrà conoscere dal vivo venerdì 4 Ottobre durante l’aperitivo VistaAmare. Michela sceglie il collage dal momento che rappresenta l’unica tecnica capace di coinvolgere ogni strato del suo pensiero.
Artista italiana nata a Cremona il 15 Aprile del 1971, lavora tra la Sardegna e la Sicilia. La sua esperienza in Asia, Stati Uniti, America, Australia, Europa e Medio Oriente segnano una sua permanente idea di sospensione nel tempo e nello spazio. A contatto con l’arte in ambito trasversale, il suo linguaggio a strati materici fa confluire le sue ricerche in aree diverse come in un dialogo paritetico con l’opera. Dal suo laboratorio catanese, in un processo di esplorazione di svariati elementi, l’incontro con la materia la conduce ad indagare sulla genesi della vita. E’ naturale porre a disposizione riferimenti alle grafie antiche e silhouette umane, uomo, donna, bambino, l’assenza di localizzazione e la presenza d’identità, ma soprattutto di memoria come per avvallo dell’esperienza millenaria. Nell’impiego dei materiali di recupero urbano ritrova radici e ristabilisce il suo solo legame a terra. Ha lavorato con il giornalista Luca Vitale, il fotografo Cesare Polenghi ed il pittore Rudolf Pypper.
Nel 2015 espone la serie “Across Me” presso il MADAI in Porto Cervo, una collezione di croci in Plexiglass realizzate dalla stessa in un laboratorio di Cremona specializzato in tagli al laser; questa collezione verrà in parte esposta a Nicosia nel 2017 in occasione della famosa manifestazione di matrice tradizionale religiosa “La Casazza” organizzata dal Direttore Creativo Paolo La Vigna. Nel 2019 presenta la serie di collages “Genesi” nel progetto espositivo “Mate8rica” presso le Vigne Surrau. Nel 2020 si riconferma la sua presenza in “Project-art 01” di Soroptimist Gallura, in entrambi i casi curata da Ines Abramia; n. Nella serie “Gioghi” inaugurata per l’occasione, Michela s’interroga sui rapporti della famiglia e indica spazi vitali tra li individui, spazi che appartengono allo scambio ludico dialettico continuo, come fasi del cerimoniale delle persone. Con “Nulla di Impersonale”, collezione 2020, viene toccato con maggiore analisi il concetto puro di impersonalità, dell’individuo, ossimoro perfetto della singolarità umana. Dal momento che nulla in noi può essere estraneo all’altro, l’impersonalità diventa tratto identificativo di un’umanità universale, puro astrattismo trascendentale. Michela ci guida dunque all’interno della sua esperienza esplorativa focalizzata nell’individuo: l’uomo e la donna come compagine dell’umanità. Nella profonda introspezione e nella convinzione del recupero dello scarto sussiste la ricerca di comunicazione.
La linea del tempo su cui transita riguarda le antiche civiltà e la contemporaneità perché le interrelazioni tra gli individui sono la base delle sue riflessioni. La verità esiste come risposta alle domande nei processi e nella ricerca della perfezione che conduce alla vita come atto di creazione sublime. La sua tecnica di elementi misti le consente di narrare processi evolutivi fatti di trasformazioni e di esperienze. La serie “Across Me” interrompe momentaneamente la matericità per esporsi totalmente alla perfezione delle linee e dei moduli come raggiungimento del concetto Divino. La serie “Genesi” completa la risorsa, la domanda, il processo e la risposta. La serie “Gioghi” fa riemergere il ciclo di ricerche, scambi, scoperte e retoriche. La serie “Nulla di Impersonale” pone la necessaria distanza tra colui che ella osserva e il giudizio individuale. Tutto va recuperato e rivalutato, ogni ciclo nuovo e una vita nuova, una nuova prospettiva, il materiale nasce, si evolve e trova una nuova vitalità, una sfera diversa di narrativa, cartografia e rinnovato impegno con l’arte e con l’ambiente. Michela vive e lavora in Sardegna dal 2001.
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