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Olbia, terremoto Pd: si dimettono Canu e Fiore dal direttivo

Olbia, terremoto Pd: si dimettono Canu e Fiore dal direttivo
Olbia, terremoto Pd: si dimettono Canu e Fiore dal direttivo
Angela Galiberti

Pubblicato il 06 July 2013 alle 16:31

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(in foto: Romina Fiore) Olbia – Altro piccolo grande terremoto in casa Partito democratico di Olbia. Dopo il congresso al vetriolo e la nascita del secondo circolo, ecco le dimissioni dal Direttivo targato Angela Corda di ben due componenti: Verdiana Canu e Romina Fiore. L'annuncio è stato dato questa mattina tramite un comunicato stampa ufficiale firmato dalle due piddine olbiesi. Il casus belli è la visita del segretario Angela Corda fatta venerdì 5 Luglio al Sindaco Gianni Giovannelli. Visita nella quale il giovane segretario avrebbe consegnato al sindaco il nome del futuro assessore al Bilancio: Ninni Chessa. Nominativo, quello di Chessa, indicato dal segretario Corda come “indicazione del partito”. Verdiana Canu e Romina Fiore non hanno apprezzato il modus operandi del Segretario Angela Corda. “Per quanto quest’ultimo (Ninni Chessa ndr) goda della nostra incondizionata stima […] - si legge nel comunicato firmato dal duo Canu/Fiore – non condividiamo il modus operandi del segretario, ovvero la proposta della sostituzione di un membro di giunta bypassando egocentricamente un organo determinante quale l’assemblea degli iscritti e designando tuttavia l’eventuale assessore quale indicazione del partito”. Non una questione di nomi, dunque, ma di regole da rispettare. Secondo Verdiana Canu e Romina Fiore, affinché una nomina possa essere definita “del partito” deve passare dall'Assamblea, cosa che nel caso in questione non è stata fatta. “Abbiamo creduto in un Circolo capace di essereluogo di confronto e di ideazione – scrivono le due esponenti del Pd olbiese – ma a quanto pare il confronto e le decisioni si attuano escludendo la fetta più grossa del partito, l’organo deputato del vero potere esecutivo che, invece, resta nelle mani di pochi”. Le due piddine, però, non hanno alcuna intenzione di gettare la spugna. “Con la presente rassegniamo le nostre dimissioni a decorrenza immediata quali membri del Direttivo del Circolo del PD di Olbia – concludono le due giovani piddine – sottolineando che il nostro abbandono non è una resa,bensì la scelta di proseguire in piena libertà quell’iniziativa politica di cui c’è davvero necessità e che per essere svolta non ha bisogno di ruoli e riconoscimenti. In fin dei conti unicamente formali”. Per completezza di informazione, riportiamo integralmente il comunicato firmato da Verdiana Canu e Romina Fiore.
Oggetto: Dimissioni dal Direttivo del Circolo Cittadino del PD

Non è trascorso nemmeno un mese dall’elezione del nuovo segretario, dalla creazione della segreteria e dall’insediamento del direttivo cittadino che già siamo testimoni di quanto i programmi, evidentemente privi di fondamento, siano strumentali alla candidatura del segretario e non alla sua intenzione di valorizzare la centralità dell’assemblea quale organo esecutivo del partito.

Veniamo a sapere, a cose fatte, della proposta del segretario e della segreteria di sostituire il dimissionario Marino Achenza, assessore al bilancio, col consigliere nonché assessore in pectore Ninni Chessa.

Per quanto quest’ultimo goda della nostra incondizionata stima e reputiamo sia professionista di comprovata competenza in grado di svolgere egregiamente l’eventuale incarico, non condividiamo il modus operandi del segretario, ovvero la proposta della sostituzione di un membro di giunta bypassando egocentricamente un organo determinante quale l’assemblea degli iscritti e designando tuttavia l’eventuale assessore quale indicazione del partito.

Oltre a sottolineare il fatto che sia stata convocata una riunione del Direttivo a posteriori, per simulare il coinvolgimento degli organi dirigenti, che peraltro non rappresentano l’organismo preposto per tali decisioni, ignoriamo quale sia il partito “suggeritore” giacché non ci risulta sia mai stata fatta una discussione in merito nelle sedi opportune e, soprattutto, all’interno dell’unico organismo che per regolamento, tanto citato da tutti ma mai rispettato, è sede di confronto e di indirizzo politico nelle scelte: l’assemblea.

Cosa che, oltre ad esprimere il solo e corretto iter procedurale, avrebbe assunto un valore aggiunto rappresentando il confronto con tutti gli iscritti in un momento particolarmente nevralgico, quale quello attuale, in cui le divisioni caratterizzano pesantemente il PD di Olbia.

Personalmente avevamo accettato la candidatura al Direttivo Cittadino perché abbiamo creduto, e crediamo, inun Circolo con le potenzialità e le intenzioni di riformare la politica Italiana, in un partito plurale, aperto, radicato nella società capace di chiamare all’impegnole donne e gli uomini migliori del nostro territorio e capace di valorizzarne le risorse.

Abbiamo creduto in un Circolo capace di essereluogo di confronto e di ideazione, ma a quanto pare il confronto e le decisioni si attuano escludendo la fetta più grossa del partito, l’organo deputato del vero potere esecutivo che, invece, resta nelle mani di pochi.

Alla luce di ciò crediamo cheessere responsabili significhi non taceree non fingere che tutto vada bene e che la rinuncia al dibattito, il rifiuto del confronto e delle scelte condivise sia la sola modalità di azione possibile.

E’ necessario mettersi in discussionee, dal momento che il gruppo dirigente olbiese non sembra abbia intenzione di farlo,cominciamo dalla nostra persona.

Con la presente rassegniamo le nostre dimissioni a decorrenza immediata quali membri del Direttivo del Circolo del PD di Olbia, sottolineando che il nostro abbandononon è una resa,bensì la scelta di proseguire in piena libertà quell’iniziativa politica di cui c’è davvero necessità e che per essere svolta non ha bisogno di ruoli e riconoscimenti.

In fin dei conti unicamente formali.

Verdiana Canu

Romina Fiore