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Olbia, Sa Marinedda: bocciate le osservazioni dei mitilicoltori

Duro attacco della minoranza

Olbia, Sa Marinedda: bocciate le osservazioni dei mitilicoltori
Olbia, Sa Marinedda: bocciate le osservazioni dei mitilicoltori
Angela Galiberti

Pubblicato il 20 March 2021 alle 06:00

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Olbia. Escludere l'ampliamento della Marina di Olbia dal Puc con contestuale richiesta di concessione di uno spazio per imbarcazioni da lavoro: ieri, in Consiglio Comunale, si è parlato anche di mitilicoltura e della difficile convivenza tra questo storico settore e lo sviluppo, impetuoso, nella nautica in questo territorio. Non solo: durante la discussione è emersa anche un'apparente “discrepanza” tra richieste simili, ma con soggetti differenti e lo ha sottolineato il consigliere Rino Piccinnu: “Forse non ho capito bene- A Portisco una proprietà dello Stato, un porto esistente chiede alcune aree retrostanti per poter dare un maggior servizio ai propri clienti, dall'altra parte non solo togliamo lavoro a delle imprese olbiesi, gli diamo anche una zona C. Quindi quell'ambiente che lei ha invocato parlando di Portisco, il conto non torna. Come finisce l'Iti ci facciamo un altro strato di case e in più vogliamo togliere gli specchi acquei ai nostri mitilicoltori”, ha detto Piccinnu. “Nel momento in cui decidiamo di togliere specchi acquei ai nostri mitilicoltori. Non stiamo facendo danno solo a coloro che hanno le concessioni là, ma a tutto il comparto. Mi vergogno. A un porto importante togliamo, a un altro non solo diamo la concessione per ampliare ma diamo anche una zona C per poter costruire in una zona di pregio dentro il golfo di Olbia. Non possiamo usare due pesi e due misure. Penso che questa incoerenza in questo piano non vada bene: questa è una delle ragioni per cui io, ma penso tutta l'opposizione, abbiamo votato contro questi Puc”. Per Rino Piccinnu, nel Golfo di Olbia devono poter coesistere i diversi settori e bisogna essere coerenti nelle scelte. “Queste sono porcherie, virgolettate, ma sono sempre porcherie”, ha chiuso il capogruppo. Stessa linea per la consigliera Ivana Russu, che fa parte del cda di Portisco da breve tempo: “Ho conosciuto un porto pubblico che di regge da solo e che è un vanto per Invitalia – ha specificato la consigliera della Coalizione civica -. E' un porto efficiente, un porto che si è rinnovato e che è uno dei più grandi porti charter d'Europa. Chiedere una zona di servizi per poter accontentare le persone che vengono in Sardegna con i charter significa dare supporto al tessuto turistico. Oggi vediamo un porto che è in vendita da anni, è un porto che si affaccia sulla nostra storia, ci commuoviamo quando pensiamo a S'Indattaraiu e alle cozze di Olbia che usiamo come prodotto turistico. Oggi noi privilegiamo la speculazione edilizia e la compromissione di una parte del nostro territorio che non è compromessa per che cosa? Per un interesse privato. Questo non è ammissibile”. “C'è molta più pianificazione qua che nelle scelte politiche – ha detto Roberto Ferinaio (M5S) –. Queste zone C dovrebbero essere di cucitura, invece noi le andiamo a deviarle in zone di pregio. Ho sentito tante volte parlare di olbiesità, le cozze di Olbia sono un'immagine positiva della città e questo non viene minimamente presa in considerazione”. Dopo di che è intervenuto il presidente del Consiglio comunale, Giampiero Mura: “Sono olbiese con corpo e anima per mia scelta e sento tutti i problemi della mia città, una città che mi ha dato famiglia e lavoro, una città a cui sono totalmente riconoscente e la rispetto profondamente. Metterla su questo tono non è corretto, pianificare significa fare delle scelte. La scelta non è una discriminante sociale: ci sono situazioni in urbanistica, la stessa cosa posizionati in posti diversi ha significati opposti. Portisco si trova in una montagna e ampliare significa la devastazione di tutto il retroterra, dal punto si vista ambientale non è ottimale. Un altro ampliamento di porto può darsi che orograficamente lo permetta meglio. La scelta va posta in questo senso, siamo tutti a favore dello sviluppo di Olbia. Noi crediamo che scegliendo in questa maniera tecnicamente si possa fare, non capisco perché ci stiamo rabattando in questa maniera”. Anche la maggioranza, con la capogruppo Maria Antonietta Cossu, ha difeso la scelta dell Puc by Nizzi per quanto riguarda Sa Marinedda: “Ancora una volta l'opposizione descrive una realtà assolutamente differente da quella che si presenta – ha detto la capogruppo di Forza Italia –. Noi intendiamo riappropriarci di questo bene prezioso che la natura ci ha voluto concedere e lo vogliamo fare su tutti i fronti. Il fatto che vogliamo sviluppare la portualità non implica minimamente una penalizzazione di quello che è il comparto della mitilicoltura. Riusciremo a privilegiare un'evoluzione sul fronte della portualità e riusciremo a salvaguardare quello che è uno degli spaccati più importanti dell'economia”. Le osservazioni dei Mitilicoltori olbiesi non sono state accolte dal Consiglio Comunale: ora se ne parlerà in Regione.