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Cronaca

Olbia rinasce con i murales: ecco l'opera di Mirko Decandia, Bruno Marroccu e Andrea Rizzo

Olbia rinasce con i murales: ecco l'opera di Mirko Decandia, Bruno Marroccu e Andrea Rizzo
Olbia rinasce con i murales: ecco l'opera di Mirko Decandia, Bruno Marroccu e Andrea Rizzo
Angela Galiberti

Pubblicato il 20 October 2016 alle 18:59

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Olbia, 20 Ottobre 2016 - 10 giorni di lavoro intenso, tre pittori, tre stili differenti, un unico murales. Il centro storico di Olbia rinasce con l'arte contemporanea e lo fa con tre talenti olbiesi armati di bombolette, pennelli e tanto talento.

Si chiamano Mirko Decandia, Bruno Marroccu e Andrea Rizzo: sono gli autori del bellissimo murales comparso in questi giorni nel parcheggio pubblico di Via Porto Romano. Un dipinto onirico e piratesco che è stato accolto con stupore, ammirazione e gioia sia dai residenti che dai turisti. Una bella soddisfazione per questi giovani artisti che hanno in mente un progetto ambizioso: trasformare Olbia in una galleria d'arte contemporanea a cielo aperto. Progetti simili vi sono in tutte le principali città turistiche del mondo e Olbia non può farne a meno e il motivo è semplice: permettere agli artisti di trasformare semplici muri in opere d'arte significa valorizzare lo spazio urbano e nel contempo valorizzare l'immenso patrimonio umano che il territorio può esprimere.

Il "trittico" del parcheggio di via Porto Romano è stato realizzato grazie al sostegno concreto dei commercianti del centro storico che hanno scommesso su questi giovani talenti olbiesi. Talenti che non si sono limitati a dipingere e a dare sfogo al loro estro, ma che hanno fatto una vera e propria opera di riqualificazione urbana. "Questo progetto riguarda il fondale marino - spiegano i tre artisti olbiesi -. Abbiamo voluto rappresentare il mare con accenni di sardità. Il nostro desiderio è quello di dipingere tutta la città. Qui abbiamo fatto anche un intervento di salvaguardia della parete. L'abbiamo pulita, scrostata, ripristinata, e sul dipinto abbiamo utilizzato la quarzite che permette di conservare l'opera nel tempo. Il nostro scopo è dare dignità ai luoghi".

Questo lavoro in Porto Romano è stato gratuito, ma l'arte non può vivere di solo volontariato. Sarebbe cosa buona e giusta che gli artisti coinvolti in questo genere di progetti venissero retribuiti per il loro lavoro che non è solo "bello", ma dà lustro e valore ai nostri luoghi esattamente come una strada asfaltata o un'altra qualsiasi opera pubblica.