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Olbia, Pd a congresso (forse)

Olbia, Pd a congresso (forse)
Olbia, Pd a congresso (forse)
Angela Galiberti

Pubblicato il 07 June 2013 alle 22:05

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Olbia - L'assemblea autoconvocata dagli iscritti del Partito Democratico di Olbia con un documento firmato da Gianmarco Cubeddu, Verdiana Canu, Graziano Asara, Romina Fiore non è stata molto partecipata. In tanti hanno disertato quello che prometteva di essere un importante momento di confronto. Le promesse della vigilia sono state, però, sostanzialmente riportate. Perchè, a detta ei partecipanti, finalmente si è toccato il nocciolo della questione. Ivana Russu (Assessore alla Sicurezza del Comune di Olbia) è stata tra i primi ad intervenire. "Condivido gran parte del documento e sposo l'iniziativa di oggi - ha detto l'assessore Russu alla platea - il congresso lo dobbiamo fare, vi è una segreteria dimissionaria e non meritiamo di essere commissariati". Sulla stessa linea Pietro Spano, consigliere del Pd a Poltu Cuadu. Fondamentalmente l'idea maggioritaria è quella di andare a congresso, non senza una precisazione. La guerra tra le due fazioni rivali rappresentate dai decani del centrosinistra, Giampiero Scanu da una parte e Nardino Degortes dall'altra, deve finire. Il ciclo degli scontri personali che ritornano a cadenze regolari deve finire. Onde evitare conseguenze peggiori come, ad esempio, trasporre le tensioni interne al partito all'interno dell'amministrazione comunale. Di questa opinione è Ninni Chessa, anch'egli consigliere comunale. Domenico Piccinnu, consigliere provinciale, ha deciso di non schierarsi ma ha affermato che "la disputa che vedo da 30 anni va superata". La volontà del Pd sembra chiara: bisogna rinnovare la dirigenza del partito olbiese. Come si vedrà nei prossimi giorni. Tra poco scade il termine per la presentazione delle liste. Il 15 si vota. Ma i ripensamenti non sono esclusi, anzi.