Sunday, 08 June 2025
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Pubblicato il 03 March 2024 alle 10:00
Olbia. In un mondo caotico e in una società come la nostra che, con le sue aspettative sempre più elevate, genera nelle persone standard di vita quasi impossibili da raggiungere, se non al prezzo di sacrificare la propria serenità nello stress costante di inseguirli, l’educazione emotiva appare sempre più urgente. Non siamo infatti abituati a gestire le emozioni nel modo corretto, affinchè loro non gestiscano noi e, di conseguenza, non siamo preparati per insegnarlo alle nuove generazioni. Il risultato è, per la maggior parte, devastante in termini di somatizzazione delle emozioni e del conseguente insorgere di disturbi psico-fisici generati dal non riuscire ad esprimere ed incanalare nel modo corretto ciò che proviamo. Un malessere generalizzato insomma, che è destinato ad aumentare drasticamente se non si trovano delle soluzioni semplici e alla portata di tutti. Da qui l’idea di Michelle Oetterli, coach olistica di origini svizzere, di aprire ad Olbia, la città in cui vive ormai da anni, la MAGICAL DOTS jr, una vera e propria scuola dove studiare le emozioni, imparando a riconoscerle ed esprimerle senza paura, nonché a gestirle nel modo corretto per vivere una vita serena ed appagante mediante tecniche di riequilibrio emozionale e metodi rivolti ad aspetti energetici, fisici ed emotivi con cui potersi auto-trattare. Michelle, ha avuto l’idea unica ed innovativa di creare un metodo certificato in questo settore anche alla portata dei bambini, con risultati eccezionali: l’Emotional Tapping.
Ogni gesto e parola proveniente dall’esterno che il cervello di un bambino elabora, diventa una sorta di scritta con inchiostro quasi indelebile, un programma installato che influenzerà per sempre la sua mente. Il Tapping si caratterizza per multifunzionalità e varietà dei sistemi coinvolti, in quanto offre la possibilità di lavorare su più fronti, come i meridiani (percorsi attraverso cui scorrerebbe l’energia vitale), l’amigdala, gli emisferi del cervello, gli organi e, appunto le emozioni. Una delle sue tante capacità è quella di interrompere le catene di stress e traumi e di riprogrammare. Presentato da Michelle ai bambini come “Tap Tap”, l’Emotional Tapping è una forma olistica mente/corpo di agopressione psicologica (senza aghi), che abbina le antiche pratiche di guarigione dell’Oriente con la psicoterapia occidentale. La pratica consiste infatti nel picchiettare specifici punti distribuiti nel corpo che aiutano a rilasciare emozioni negative, traumi e stress. Una tecnica assolutamente non invasiva, semplice ma estremamente potente ed efficace per ritrovare la calma.
MAGICAL DOTS jr nasce dall’esperienza personale di Michelle come mamma. Originariamente educatrice infantile in Svizzera, ad un certo punto, appassionatasi all’ambito olistico, decide di viaggiare e di frequentare dei corsi all’estero per studiare l’affascinante mondo della mente umana e del suo funzionamento. Si specializza nella tecnica dell’Emotional Tapping, che inizialmente utilizza per i trattamenti degli adulti. Mamma di tre bimbi, inizia poi ad applicare il metodo anche sui suoi figli per aiutarli nel loro percorso di crescita non solo come genitore, ma anche come professionista. Il più piccolo dei suoi figli, tuttavia, molto chiuso ed introverso, nonostante in un primo momento con il trattamento classico migliori, appena diventato un po’ più grande, perde interesse verso le tecniche della mamma. Ed è proprio in quel momento che Michelle comprende di doversi inventare un nuovo modo, più divertente, ludico e accattivante, per conquistarlo. Nasce così, un po’ per gioco, dall’unione della funzione genitoriale con quella professionale, il suo metodo unico ed innovativo che vede l’olistico adattarsi al magico mondo dei bambini, ma con gli stessi efficaci risultati rispetto ai percorsi per adulti. Così, piano piano, dopo percorsi individuali, progetti in collaborazione con le scuole e ampliando di volta in volta metodi e tecniche, Michelle dà vita al MAGICAL DOTS jr, aprendo un suo studio ad Olbia dove, bambini e adulti, possono recarsi a scuola di emozioni. Attualmente sono circa 60 i bimbi seguiti dalla coach olistica, la quale non ha tuttavia interrotto i suoi precedenti trattamenti con adulti e adolescenti. Tra gli utenti di Michelle anche bimbi portatori di handicap, con autismo, ADHD, mutismo selettivo e disturbi comportamentali, talvolta a lei segnalati da neuropsichiatri infantili.
“Io non credo che ci siano bambini “troppo difficili”. Nessun bambino si sveglia la mattina con in mente di “distruggere” mamma e papà! Hanno solo bisogno di essere ascoltati, capiti, incoraggiati e di imparare ad entrare in contatto con il loro vissuto interiore e di esprimerlo in modo corretto e funzionale (e questo vale per qualunque persona, anche adulta) – Afferma Michelle e ci racconta - I bambini vengono qui correndo e pieni di entusiasmo. Io li aspetto seduta per terra, in modo da trovarmi alla loro altezza per metterli a loro agio ed entrare in empatia. La cosa che più mi emoziona, oltre vedere i grandi passi e progressi che compiono durante il percorso (di cui ho costante conferma da parte delle famiglie) è la consapevolezza di poterli aiutare a trovare la strada per la felicità, insegnandogli tecniche e metodi per loro divertenti sotto forma di gioco. Loro mi dicono: “tu ridi sempre e sei la maestra del cuore”. A me fa veramente piace parlare con loro, anche con il bambino più “complicato”, perché percepisco dietro i suoi atteggiamenti e comportamenti inizialmente ostili, un grido d’aiuto inascoltato, fatto di emozioni nascoste che stanno combattendo per venire fuori, come rabbia, tristezza e paura”.
MAGICAL DOTS jr - MDJ è il primo percorso per bambini dedicato esclusivamente alle loro emozioni, il quale, in 9 mesi, in piccoli gruppi e con incontri settimanali, li educa al riconoscimento e alla gestione di queste. L’obiettivo di Michelle è infatti quello di aiutare i bambini a riconoscere, capire e gestire il loro mondo emotivo, entrando in contatto con le proprie emozioni e con quelle degli altri attraverso una serie di attività divertenti, dinamiche e stimolanti e attraverso l’uso di tecniche originali ed innovative come il Tapping, la respirazione, la meditazione, le visualizzazioni, e tante altre attività ludiche ed educative originali come la posta anonima per condividere ciò che non riescono ad esternare in modo esplicito, carte terapeutiche, misuratori ad hoc delle emozioni, personaggi e mascotte che li accompagneranno lungo il percorso, nonché un kit fornito di tanto materiale colorato ed educativo, come il magico zaino MDJ e l’originale Tap Diario.
“Remo è la mascotte del mio corso. Un bambino che come loro sta crescendo e ha inventando il metodo del “TAP TAP”. Ho creato diversi personaggi, per consentire ai bambini di identificarsi con uno o con l’altro, secondo ciò che è più congeniale alla situazione personale. Poiché le emozioni sono invisibili, ho dato vita anche a “MR DOVE”, un personaggio che fa tante domande e che chiede in che parte del corpo si sente l’emozione, quanto è grande e come viene percepita e raffigurata. Ogni settimana studiamo un’emozione diversa e i bambini imparano a contestualizzarla, a localizzarla e a quantificarla con gli strumenti visivi che gli metto a disposizione. Tutto ciò di pari passo con lavoretti che assegno a casa da fare in famiglia, o da soli, in caso di necessità, fornendo così sia ai bambini che ai genitori, una mappa per imparare a dialogare sulle emozioni. Cerco sempre di lavorare insieme ai genitori e di collaborare con le famiglie in base alle esigenze concrete e alle difficoltà che si incontrano poi a casa, soprattutto perché spesso, gli adulti, non avendo imparato loro stessi per primi a gestire le proprie emozioni, difficilmente saranno in grado di insegnarlo ai piccoli se non aiutati” spiega Michelle.
Alla domanda “Cosa consiglia ad un genitore che si trova a dover gestire le emozioni del proprio figlio, quando nessuno lo ha insegnato a lui? Come si fa a separare il proprio vissuto da quello del bambino, senza cadere nella trappola del rispecchiarsi e di attivare traumi e ferite emotive passate, nonché di riproporre dinamiche familiari disfunzionali?” la coach risponde: “Non c’è libretto d’istruzione. Ogni figlio è diverso. Occorre chiedere aiuto. Ogni genitore ha il suo vissuto e a partire da questo si deve cercare di crescere un bimbo. Molti si sentono in colpa perché non riescono a dedicare ai figli abbastanza tempo, ma a mio parere, non è quasi mai una questione di quantità, bensì di qualità: si può essere sempre fisicamente presenti, eppure non essere in grado di aiutare i figli nei propri bisogni; quando invece i bambini percepiscono che i genitori stanno bene, sono felici e si prendono del tempo per sè stessi, per curarsi e per lavorare su di sè, tutto questo viene loro trasmesso in modo naturale ed automatico. Noi costituiamo uno specchio per i nostri figli; loro ci imitano e non ne possono fare a meno. Ecco perché, per esempio, è completamente inutile, nonché dannoso in quanto contraddittorio, dire ad un bambino di calmarsi con tono alterato e in posizione difensiva, oppure chiedergli di non piangere, o sminuire il suo vissuto emotivo, qualunque esso sia. I bambini sono spesso presi da troppe emozioni, come rabbia e frustrazione che vengono fuori in maniera incontrollata ed è nostro compito quello di aiutarli nell’imparare a gestirle e a crescere senza sostituirci a loro nella risoluzione dei problemi, affinchè possano sviluppare una buona autostima e un corretto senso di autoefficacia. Dobbiamo trovare soluzioni insieme ai bambini per instillare in loro una sola certezza: quella di essere capaci e di potercela fare nella vita”.
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