Padru. La Gallura anche quest'anno protagonista del Rally con le sue strade e i suoi campioni: sulla Skoda Rs con il numero 57 gareggiano il pilota Pablo Biolghini, di origini bergamasche e il navigatore Stefano Pudda, originario di Padru.
Stefano Pudda, 40 enne con una passione per i motori che lo accompagna da sempre ricorda come già 20 anni preparava le auto per le gincane e faceva le gare con il suo gruppo di amici. Nonostante gli impegni del campionato del mondo in questa sesta tappa sarda ci racconta con grande entusiasmo il suo percorso e la sua passione per questo mondo.
Come è cominciato il suo percorso nel mondo del rally?
"Nel 2009 Stefano Marrone già pilota di rally mi propose di diventare navigatore e da lì è partito il mio percorso. Mi sono informato, mi sono preparato e ho cominciato questo percorso, nel 2010 ho fatto il test per l'uscita autonoma dal mezzo e nello stesso anno ho ottenuto la licenza nazionale della Fisaps (federazione italiana sportiva automobilismo patenti speciali), due anni dopo è arrivata anche la patente internazionale e dunque posso partecipare a tutte le gare, a tutti i rally e le mie prime gare le ho fatte con Stefano Marrone".
Viste le gare, le esibizioni e lo spettacolo che regalate agli spettatori serve anche pò di follia in questo sport?
"In questo sport direi che serve la follia ma deve essere allineata con la logica, perché bisogna essere lucidi nel gestire il pilota, il navigatore è colui che si deve occupare di organizzare la logistica e tutto ciò che riguarda anche il pre gara: dal viaggio a tutto il resto per rispettare sempre tutti i tempi. Dobbiamo ricordarci - specifica Pudda- che noi abbiamo tempi dettati con i secondi da spaccare all'interno del minuto".
La sua storia con le auto e le gare.
Nel 2019, alla mia prima esperienza, ho fatto il rally della Sardegna e avevo cappottato nella prima giornata, questo è il sesto mondiale che faccio in Sardegna, è la mia gara n.69. Nel 2021 sono stato il primo degli italiani e il primo sardo a prendere punteggio nel campionato della Wrc2, a seguire nel 2023 sono stato campione in gara alla Toyota Yaris Cup con Mattia Riccio e nel 2024 ho gareggiato nuovamente con Stefano Marrone. Quest'anno 2025 gareggio con Pablo Biolghini pilota bergamasco con cui ho già fatto anche altre gare".
Cosa consiglia ai ragazzi appassionati di motori e di rally?
"Io consiglio ai ragazzi, a tutti coloro che si affacciano a questo sport, anche a chi ha della disabilità (io sono nato senza la mano destra) di impegnarsi e crederci, il rally è uno sport che punta molto sull'inclusività e da molto anche a chi ha delle disabilità. Dico ai ragazzi se avete una passione inseguitela".
Un aneddoto che vuole condividere con i nostri lettori?
Nel 2014 avevo ottenuto un record personale ed era stato raccontato su diversi canali: partecipando ad un campionato ero riuscito a cambiare la ruota di scorta in 58 secondi e considerando anche la mia disabilità era stata un ulteriore soddisfazione, perciò posso ribadire che non c'è limite se ci metti passione". Credit photo Honza Fronėk.