Olbia: la Procura indaga su Pittulongu

Olbia, 14 Aprile 2016 - Il volo del drone sulla bellissima spiaggia di Pittulongu non aveva nulla di artistico o panoramico. Il Nucleo Sapr della Polizia Locale di Olbia, guidata dal comandante Gianni Serra, si è mosso su indicazione della Procura di Tempio Pausania che, inseguito alle alluvioni - ma anche ad una denuncia circostanziata, ha deciso di indagare sugli sversamenti di liquami che hanno colpito una delle più belle spiagge della Sardegna.

Gli antefatti. A Pittulongu questi problemi ci sono sempre stati. Il fragilissimo ecosistema palustre, fatto di stagni e piccoli rigagnoli che si ingrossano ad ogni pioggia, è stato fortemente compromesso dall'urbanizzazione selvaggia del litorale olbiese. Una urbanizzazione che ha colpito la spiaggia olbiese di striscio, visto che la lottizzazione ad anello che la caratterizza non è mai stata completata. Nonostante ciò, quando piove, Pittulongu si allaga e, per una serie di problematiche mai risolte, si riempie di liquami. I tombini tracimano e, se la situazione è particolarmente grave, i liquami arrivano in spiaggia. Questo è ciò che è successo durante l'alluvione dell'Ottobre 2015 (come testimonia il video girato da Olbia.it) ed è ciò è che successo qualche settimana fa con le prime e ultime piogge abbondanti della stagione. Le acque bianche e nere, non trovando altri sbocchi, sono arrivate in spiaggia e hanno creato una voragine nell'arenile.

La denuncia. Esasperato dai continui problemi, Nino Sini - titolare dello storico da Nino's - ha presentato una denuncia circostanziata alla Polizia Locale. "Nei giorni scorsi abbiamo trasmesso gli atti in Procura"ha spiegato Gianni Serra, comandante della Polizia Locale di Olbia". In sostanza, c'è un'indagine in corso per capire se ci sono delle responsabilità per quel che accade a Pittulongu.

La spiaggia e il turismo. Intanto, il problema "estetico" rimane. Il rattoppo flash fatto dal Comune di Olbia nei giorni scorsi ha solo parzialmente risolto la situazione. Pittulongu ha bisogno di ben altro per essere salvaguardata. Magari una prima azione potrebbe essere quella di chiudere definitivamente al traffico la strada che costeggia l'arenile. Una strada che il Piano Utilizzo dei Litorali cancella in favore di una passeggiata in legno.