Wednesday, 29 November 2023
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Pubblicato il 09 June 2023 alle 09:00
Olbia. I consiglieri del Partito Democratico: Gianluca Corda, Maddalena Corda, Ivana Russu, Stefano Spada, Rino Piccinnu e Antonio Loriga, tornano a parlare dell'emergenza sanità, proprio davanti all'ospedale Giovanni Paolo II di Olbia.
"Il servizio sanitario olbiese non reggerà un’altra estate di fuoco e il carico della stagione appena cominciata rende ancora più evidente la drammatica situazione che da troppo tempo segnaliamo invano. L’organico insufficiente non permette di fare una programmazione né sul piano delle emergenze né tantomeno sul livello cronico: le liste d’attesa sono talmente lunghe da costringere i cittadini a spostarsi a Nuoro, Sassari o Cagliari, su infrastrutture viabili pericolose e inadatte. Oppure a rivolgersi al sistema privato. Olbia città sostenibile, vivibile: solo se si è in salute o si è disposti a pagare. Lo scenario più preoccupante è il Pronto Soccorso: carenza cronica di medici, che si trovano a lavorare anche per due settimane senza giorno di riposo. Anche il primario è in malattia e il facente funzioni, pare dopo una sostituzione di quindici giorni, avrebbe abbandonato l’incarico".
"Gli infermieri: quattro per turno, che devono correre da una parte all’altra per assistere come possibile chi resta in attesa fino a 12, 13 ore. Gli OSS pur di garantire il servizio si trovano a fare praticamente i portantini, senza distinzioni di competenze. Ambulatori chiusi, Guardie mediche turistiche non pervenute nonostante la scadenza del bando al 22 maggio. Da troppo tempo richiamiamo invano l’attenzione del Sindaco che, ricordiamo, è la massima autorità sanitaria del territorio, affinché porti in Regione il grido chiaro e forte con cui Olbia chiede aiuto. Abbiamo chiesto mesi fa un Consiglio Comunale aperto, e neppure quello è servito ad attivare un percorso che porti a soluzioni immediate e condivise".
"Tutto tace, ancora una volta. Chi si assume la responsabilità della negazione del diritto alla salute? Vogliamo risposte, a tutti i livelli: l’assessora comunale ai servizi sociali, il sub-commissario provinciale, il presidente della conferenza sociosanitaria e l’assessore regionale non possono ignorare un’emergenza che evidentemente non è una priorità nell’agenda politica di chi governa il territorio. La situazione negli ospedali limitrofi è la medesima, con una evidente e ulteriore ricaduta dei disagi sulla popolazione olbiese e gallurese. Ai cittadini è negato il diritto alla salute. Inaccettabile e vergognoso. Chiediamo con urgenza un tavolo permanente sulla sanità, con la mobilitazione dei sindaci del territorio. Le nostre vite valgono molto di più di una sosta infinita tra le corsie d'ospedale", concludono i Consiglieri comunali del Partito Democratico.
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