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Olbia, al Mater Olbia il primo impianto italiano con neurostimolatore AI

Successo per l'intervento

Olbia, al Mater Olbia il primo impianto italiano con neurostimolatore AI
Olbia, al Mater Olbia il primo impianto italiano con neurostimolatore AI
Olbia.it

Pubblicato il 17 July 2025 alle 12:29

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Olbia. Una prima assoluta per la medicina italiana arriva dalla Sardegna. Al Mater Olbia Hospital è stato eseguito il primo impianto nazionale di neurostimolazione midollare ad alta frequenza con l’ausilio dell’intelligenza artificiale, una tecnologia all’avanguardia che promette di rivoluzionare la gestione del dolore cronico.

Il dispositivo impiantato, l’HFXiQ della linea Nevro, rappresenta l’ultima frontiera nella cura del dolore cronico, in particolare a carico della colonna vertebrale. È stato sviluppato per offrire un’interazione diretta tra paziente e dispositivo, attraverso un telecomando intelligente simile a uno smartphone, capace di raccogliere dati e regolare automaticamente la stimolazione in base alle esigenze del paziente.

Una vera rivoluzione tecnologica, che arriva in seguito a una fase di sperimentazione avviata in tre centri pilota a Verona, Ravenna e Napoli. Il Mater Olbia Hospital è ora il primo centro italiano a completare l’impianto ufficiale di questo nuovo device, segnando un traguardo significativo nella sanità digitale e personalizzata.

“Siamo orgogliosi di annunciare che è stato eseguito con successo il primo impianto del dispositivo HFXiQ dopo i centri coinvolti fin dalla fase di Limited Market Release,” ha dichiarato il Dr. Paolo Cossu, Responsabile del reparto di Anestesia terapia intensiva e terapia del dolore. “Questa tecnologia apre scenari finora inimmaginabili per la gestione del dolore cronico, poiché grazie all’AI possiamo adattare la stimolazione senza la necessità di visite ambulatoriali frequenti, riducendo i disagi per il paziente e aumentando la precisione dell’intervento terapeutico.”

L’utilizzo dell’intelligenza artificiale consente una regolazione remota e personalizzata della terapia, con un impatto diretto sulla qualità della vita del paziente. Il sistema permette infatti di evitare frequenti controlli clinici, riducendo i tempi, i costi e i disagi per i pazienti affetti da patologie croniche.

L’interazione continua tra paziente e neurostimolatore avviene tramite algoritmi avanzati, che interpretano le informazioni inserite dal paziente stesso e modificano la stimolazione in tempo reale, senza bisogno di intervento manuale da parte del personale sanitario.

Il nuovo dispositivo si inserisce in un contesto di eccellenza: il Centro di Terapia del Dolore del MOH, che nel solo primo semestre del 2025 ha già eseguito 30 impianti di neurostimolatori midollari.

“È un ulteriore passo avanti per il Centro di Terapia del Dolore del MOH, che in questi giorni festeggia il suo quinto anno di attività,” ha aggiunto il Dr. Cossu. “Ci tengo a esprimere un ringraziamento speciale nei confronti del team di Theras (Lucia Zara, Matteo Bolognese e Caterina Lande), e della mia equipe, che include la Dr.ssa Asara, la Dr.ssa Carboni e il Dr Oggiano.”

La direzione del Mater Olbia conferma così l’impegno del centro nella ricerca e nell’adozione di tecnologie sanitarie di frontiera, sottolineando l’importanza dell’approccio personalizzato, intelligente e sostenibile alla cura. Questo traguardo rappresenta solo l’inizio di un’evoluzione più ampia, che vedrà l’intelligenza artificiale integrarsi progressivamente in altri ambiti della medicina, aumentando l’efficienza delle terapie e l’autonomia dei pazienti.