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Golfo Aranci, hotel di lusso a Capo Figari: interviene ministro dell'Ambiente

"Necessaria la valutazione di incidenza ambientale"

Golfo Aranci, hotel di lusso a Capo Figari: interviene ministro dell'Ambiente
Golfo Aranci, hotel di lusso a Capo Figari: interviene ministro dell'Ambiente
Olbia.it

Pubblicato il 28 February 2024 alle 10:00

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Golfo Aranci. Nell'ambito di un dibattito acceso e dibattuto che coinvolge il futuro delle storiche strutture dell'Ex Semaforo e della Batteria Serra a Capo Figari, è il Ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin a sollevare nuove questioni riguardanti la regolarità dei procedimenti per l'avvio dei lavori in loco.

L'intervento del Ministro - quanto riportato dal comitato Maremosso -  giunge in risposta a un'interrogazione presentata dall'onorevole Roberto Giachetti, che ha sollevato dubbi riguardo all'assenza di adeguata autorizzazione per i lavori presso le suddette strutture. Attraverso un'acquisizione di ulteriori elementi richiesti alla Regione Autonoma della Sardegna, il Ministro ha sottolineato la necessità che ogni intervento su questi beni sia preceduto da un'autorizzazione preventiva ai sensi degli articoli 21 e 22 del Codice del Patrimonio Culturale.

La Regione ha confermato che non sono state avanzate istanze di autorizzazione paesaggistica per la trasformazione dell'ex Stazione di Vedetta di Capo Figari e della Batteria Serra in un hotel di lusso. Inoltre, la società responsabile dei lavori non ha presentato richieste per la verifica di coerenza del progetto rispetto alla Zona di Protezione Speciale. È emerso anche che il Ministero della Cultura ha confermato l'interesse storico-artistico e culturale di entrambe le strutture, con dichiarazioni ufficiali di rilevanza storica e architettonica. Il Ministero della Cultura ha sottolineato l'obbligo di autorizzazione preventiva per qualsiasi tipo di intervento, inclusa la manutenzione ordinaria, e ha espresso parere sfavorevole riguardo alla ricostruzione fedele degli edifici in rovina. L'obiettivo è la salvaguardia delle caratteristiche originarie dei compendi e la loro fruizione pubblica.

Data la complessità della situazione, il Ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica Fratin, ha ribadito l'importanza di sottoporre il progetto a una Valutazione di Incidenza Ambientale positiva, al fine di garantire la tutela e la conservazione di questi preziosi beni culturali. Il caso Capo Figari continua a sollevare interrogativi e a richiedere un attento bilanciamento tra sviluppo e tutela del patrimonio storico-architettonico della Sardegna.