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Carzedda sub-commissario: polemiche su indennità da 97.000 euro

Carzedda sub-commissario: polemiche su indennità da 97.000 euro
Carzedda sub-commissario: polemiche su indennità da 97.000 euro
Olbia.it

Pubblicato il 18 May 2020 alle 17:51

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Olbia, 18 maggio 2020 - Non solo una presunta illegittimità per ricoprire la carica di sub-commissario della Zona Omogenea Olbia-Tempio: ora la polemica politica scivola sul denaro, ovvero sull'indennità a cui avrebbe diritto Pietro Carzedda e che vale 97.000 euro l'anno. La cifra è scritta nella determinazione degli Affari Generali della Provincia firmata dal dirigente Antonello Bellu, data 12 maggio: il particolare è rivelato dalla Nuova di oggi in edicola.

La cifra era stata impegnata a febbraio, ma congelata poiché la legge 78 del 2010 dice che qualora il sub-commissario sia anche consigliere comunale il suo impegno è gratuito. Con le dimissioni da consigliere, dunque, viene meno il vincolo di gratuità, fermo restando che il dott. Carzedda può tranquillamente scegliere di rinunciare all'indennità.

La polemica innescata da Liberi e Uguali, in particolare dal consigliere regionale Eugenio Lai, ha provocato la netta risposta del sindaco di Olbia Settimo Nizzi che ha puntato il dito contro il commissario della Provincia di Nuoro, Costantino Tidu, che è anche sindaco di Teti. "Andremo fino in fondo in consiglio regionale le ragioni di inconferibilità per la nomina di Pietro Carzedda sostenute da Leu e dal consigliere Eugenio Lai semplicemente non esistono, invece adesso chiediamo noi chiarezza alla Regione sulle indennità ai commissari che sono anche amministratori comunali", ha detto il sindaco Nizzi alla Nuova rispondendo a Lai.

La risposta del consigliere regionale LEU non si è fata attendere: "Nizzi stai sereno”, ha detto Lai in una nota stampa in cui ribadisce il suo impegno per andare a fondo sulla questione "Carzedda".

“Sono pronto a firmare l’interrogazione di Forza Italia sui compensi degli amministratori straordinari, per questo invito Settimo Nizzi a chiedere ai suoi rappresentanti in consiglio regionale iscritti a Forza Italia, di fare altrettanto sulla richiesta di accesso agli atti presentata per andare a fondo sulla presunta inconferibilità del Sig. Carzedda a sub commissario del territorio gallurese. Nizzi fa confusione, forse appositamente, equiparando la situazione di Costantino Tidu commissario della Provincia di Nuoro a quella di Carzedda. Stimo Costantino Tidu per la sua lunga esperienza e preparazione dimostrata, ricordo però a Nizzi che l’appartenenza politica del commissario della Provincia di Nuoro è nota anche alle pietre, ossia Pd e non LeU”, afferma Lai.

Il consigliere regionale poi entra nel merito e cita le normative di riferimento. “Inoltre sottolineo come la normativa, nella fattispecie l’art. 7 delD.Lgs 8 aprile 2013, n. 39,consenta l’incarico al sig. Tidu essendo Sindaco del Comune di Teti molto al di sotto dei 15.000 abitanti, mentre parrebbe non consentirlo al sig. Carzedda che nei due anni precedenti era consigliere comunale di Olbia, quindi molto al di sopra dei 15.000 cittadini”.

“Sulle indennità concorderà con me che anche in questo caso la normativa è chiara. Il dl 78 del 2010 dispone la gratuità dell’incarico di sub commissario quando il soggetto ricopre la carica di consigliere comunale. Mi auguro che seguendo il suo suggerimento il Sig. Carzedda rinunci all’indennità anche a partire dal 12 maggio, data delle dimissioni dal consiglio comunale”, dice Lai a Nizzi.

E poi l'invito: “Nizzi e i consiglieri di Forza Italia lottino insieme al sottoscritto per ridare voce ai territori, smetterla con i regimi commissariali e permettere ai cittadini di scegliere i propri rappresentanti provinciali attraverso l’elezione diretta. Ad oggi è passato un anno e mezzo dall’elezione della nuova maggioranza e l’unica proposta presentata in tal senso per ridare voce alla Gallura è quella degli onorevoli Meloni (PD) e Satta (Psd’az)”.