Saturday, 03 May 2025
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Pubblicato il 07 July 2022 alle 13:22
Olbia. Solo i grandi della musica entrano nello stadio Meazza, solo chi lascia un segno, solo chi ha "manico" per domare una folla in delirio. Ieri sera, la storia l'ha fatta Salmo: Maurizio Pisciottu, il rapper olbiese fatto e cresciuto da solo senza l'aiuto delle major, ha riempito lo stadio milanese di San Siro e ha dato vita a uno show musicale di grande spessore dove luci, musica e parole si sono fuse e hanno danzato sulla testa e nel cuore di migliaia di persone letteralmente in delirio.
Salmo ha coronato un sogno, il sogno di un'intera carriera che certamente non funisce qui: il Meazza non è un punto di arrivo, è più una consacrazione e un punto di partenza. Ci sono voluti tre anni per realizzare questo concerto: annunciato nel 2019, poi la pandemia e i rinvii, ieri 6 luglio l'atto finale.
C'erano i suoi amici, sul palco (Marco Azara super protagonista) e tra gli spalti, c'era mezza Olbia partita in aereo per celebrare il suo concittadino (amato e odiato, a seconda del grado di invidia prodotta), c'erano i vip nella tribuna dedicata, c'era un intero settore - quello musicale - che attendeva con ansia questo evento, uno dei più importanti dell'anno.
Per Olbia (e per Salmo), questa si chiama Storia: mai nessun olbiese era riuscito a fare tanto. E' una consacrazione del sudore, del talento, dell'aver scommesso sui propri sogni rivolgendosi al mondo intero e creando una squadra piena di assi nella manica (uno per tutti: il regista Andrea Folino).
Al Meazza hanno suonato veramente i grandi della musica: Bob Marley, Micheal Jackson, Madonna, Rolling Stones, Depeche Mode, Muse, Bon Jovi, Coldplay, Bruce Springsteen e tanti altri. Tra gli italiani, Vasco Rossi, Ligabue e Laura Pausini.
Da ieri, a questo elenco si aggiunge anche Salmo. Olbiese, rapper italiano, paroliere di talento con influenze rock.
Durante il concerto, Salmo e la sua band hanno mandato in delirio il pubblico con 20 tra i suoi pezzi più famosi. L'apertura, perfetta, è stata affidata a 90 min che ha scaldato il Meazza. Poi una lunga rincorsa in crescendo con Mic Taser, Stai Zitto, Antipatico, Papparapà, Daytona, fino ad arrivare a Yoko Ono ed Hellvisback. Prima del bis, un adrenalinico dj set con Lazza, Ensi, Nitro, Blanco e Noyz Narcos. Nel mezzo anche la pace con Fedez che sale sul palco, fa una gag con Salmo e saluta il pubblico impazzito citando Fabri Fibra.
Il bis finale con tre canzoni: Lunedì, 1984 e Il Cielo nella stanza. Luci spente e via, verso un altro corso, un'altra storia e un altro capitolo da scrivere. Perché "....Io non sono ciò che vedi, tanto meno ciò che credi".
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