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Olbia vieta fumo e plastica (ma con poco coraggio)

Olbia vieta fumo e plastica (ma con poco coraggio)
Olbia vieta fumo e plastica (ma con poco coraggio)
Angela Galiberti

Pubblicato il 20 April 2019 alle 15:09

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Olbia, 20 aprile 2019 - Anche il Comune di Olbia, come altri enti locali galluresi, ha voluto emanare due ordinanze dal sapore ambientalista.

Parliamo delle ordinanze 20 e 21 firmate dal sindaco Settimo Nizzi lo scorso 17 aprile 2019.

La prima è dedicata alla "minimizzazione dei rifiuti in plastica sul territorio e conseguente riduzione dell'impatto ambientale"; la seconda invece è dedicata alle "misure per la tutela del decoro, vivibilità ed igiene ambientale e della pubblica salute eincolumità. divieto di fumo e abbandono di rifiuti di prodotti da fumo sul territorio comunale".

È positivo che il Comune di Olbia abbia celermente seguito gli altri Comuni per cercare di minimizzare l'impatto antropico sull'ecosistema.

Vediamo nel dettaglio cosa prevedono queste ordinanze.

La numero 20 stabilisce che: "a decorrere dal 01 Giugno 2019 è fatto divieto assoluto di utilizzo, nellearee soggette ad una maggiore tutela naturalistica quali arenili del territorio, siti archeologici, areeverdi, parchi pubblici e piazze cittadine ricadenti nel territorio comunale, dei sacchetti in plasticamonouso e degli altri articoli di plastica monouso".

In sostanza, non potremo più usare la plastica (piatti, posate, sacchetti, tazze, bicchieri et similia) se siamo in spiaggia, al Parco Fausto Noce, nel fronte mare o in una delle piazze comunali.

I trasgressori sono puniti con una sanzione amministrativa da 25 euro a 500 euro.

L'ordinanza numero 21, invece, si occupa delle sigarette e stabilisce che:

  • A decorrere dal 01 Giugno 2019, è fatto divieto di fumo per tutti i cittadini residenti e non delComune di Olbia, nell’ambito di 8 metri dalla battigia di tutte le spiagge ricadenti nel territoriodi competenza;
  • Èaltresì fatto divieto di gettare rifiuti prodotti da fumo sul suolo e nelle acque;
  • Èconsentito fumare soltanto nelle aree attrezzate per ospitare fumatori o, al di fuori diquest’ultime, solo se in possesso di apposito contenitore, con chiusura ermetica, idoneo araccogliere mozziconi di sigarette, scarti di tabacco e altri rifiuti da fumo, che evitino ladispersione dei rifiuti suddetti nell’ambiente circostante.

Queste due ordinanze sono un deciso passo in avanti, ma non sono coraggiose come ci si aspettava.

Perché? Perché non è facile bilanciare tutti gli interessi che sono in campo.

Se analizziamo l'ordinanza numero 20, ad esempio, questa vieta esplicitamentel'uso e non la vendita della plastica mono uso. Cosa accadrà, per esempio, durante un'eventuale manifestazione al Molo Brin?

L'area è sul mare, il rischio di plastica nell'acqua è altissimo e subito accanto vi è un'area verde: sarà permesso servire birra nei bicchieri di plastica? E chi dovesse bere seduto su una panchina verrà multato?

L'ordinanza sul fumo parla di aree attrezzate per ospitare i fumatori, ma l'ordinanza non ne individua nessuna e dice - subito dopo - che se hai con te il posacenere puoi fumare anche nella fascia "protetta".

Altri Comuni sono stati molto più coraggiosi. Loiri Porto Paolo non solo individua le aree per fumatori, ma vieta anche la vendita della plastica monouso a tutti gli esercizi commerciali.

Certo, Loiri Porto San Paolo è infinitamente più piccolo di Olbia: ci auguriamo, dunque, che queste due ordinanze siano solo il primo passo verso provvedimenti più coraggiosi.