Friday, 04 July 2025
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Pubblicato il 23 May 2019 alle 16:45
Olbia, 23 maggio 2019 - A tre anni dallo stanziamento di 10 milioni di euro per il rifacimento delle complanari della Olbia-Sassari, tutto tace.
"Il Comitato Complanari della SS Olbia-Sassari, formato da diverse centinaia di cittadini, residenti o fruitori della zona del Trambuccone, lamenta una grave situazione didisagio, dovuta alla percorrenza di strade non asfaltate e quindi soggette a nuvole di polverenei mesi estivi e nei periodi di siccità e a pozzanghere di fango e al dissesto della carreggiatanelle giornate di pioggia, in relazione anche al traffico pesante dovuto a diverse attivitàlavorative", si legge nella nota stampa.
"Il Comitato è stato preso in giro in questi anni dagli enti preposti alla risoluzione delproblema; ha aspettato un anno l’apposizione di una firma da parte di un CoordinamentoInterministeriale e la trasmissione di questa alla Regione Sardegna", continua la nota.
"Quest’ultima si è dimostrata la più veloce perché un anno e mezzo fa, nel giro dipochi giorni, ha assicurato la copertura finanziaria all’Anas, soggetto attuatore delle operesopra descritte", prosegue.
E qui la macchina burocratica è entrata in un pantano! Non si ricordano più quantedate sono state comunicate e poi disattese per l’inizio dei lavori.
Nonostante le buone notizie, ancora non si vede un macchinario: "L’ultima è stata quella del 29 Aprile scorso, comunicata ufficialmente anche aparlamentari del territorio, ma a distanza di quasi un mese ancora non si vedono imacchinari al lavoro".
Il Comitato, si legge nella nota, non è soddisfatto delle risposte che riceve poiché non hanno riscontro.
"Non è diversa la situazione nei rapporti con il Comune di Olbia che ha promesso unasegnaletica adeguata (in pratica il territorio del Trambuccone non esiste) e la rimozione deicumuli di rifiuti, che persone maleducate riversano nei bordi della strada e persino nel fiumeEnas", specifica il Comitato.
"Il Comitato continua nella sua protesta, civile e pacata, ma ferma e convinta, arivendicare il diritto sacrosanto di accedere alle proprie abitazioni e ai posti di lavoro incondizioni di sicurezza normali e in tempi di percorrenza accettabili", conclude la nota.
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