Sunday, 04 May 2025

Informazione dal 1999

Cronaca

Olbia, Tonno rosso e controlli a Cagliari: l'Autorità portuale si impegna per l'As do Mar

Olbia, Tonno rosso e controlli a Cagliari: l'Autorità portuale si impegna per l'As do Mar
Olbia, Tonno rosso e controlli a Cagliari: l'Autorità portuale si impegna per l'As do Mar
Olbia.it

Pubblicato il 07 April 2017 alle 17:24

condividi articolo:

Olbia, 07 Aprile 2017 -Incremento dei traffici passeggeri e mantenimento di quelli crocieristici; prosecuzione delle opere diinfrastrutturazione, programmazione snella dell’utilizzo delle banchine ed intensificazione dellasecurity portuale; controllo e gestione delle aree demaniali, verifica dell’attività delle impreseportuali e dell’applicazione delle norme in materia di sicurezza sul lavoro.

Sono i principali obiettivi raggiunti nel corso dello scorso anno dall’Autorità Portuale del NordSardegna che, nel corso della seduta del Comitato Portuale di venerdì 7 aprile, ha approvato ilConsuntivo e la relazione annuale che chiudono l’attività del 2016. Per quanto riguarda il rilancio dei traffici commerciali, lo scorso anno ha chiuso con 4.429.557passeggeri, circa 650 mila in più rispetto al 2015 (+ 17,2 per cento). Un dato complessivo che portagli scali di Olbia, Golfo Aranci e Porto Torres ai primi posti nel Mediterraneo, e che confermal’attenzione dell’Autorità Portuale alle dinamiche commerciali del sistema marittimo.

Contestualmente, in linea con quanto programmato nel P.O.T., l’azione promozionale mirataall’industria delle crociere ha favorito, nel corso del 2016, una sostanziale tenuta del mercato nelNord isolano. Sono state in tutto 135 le navi ad aver toccato i tre porti di competenza, per un totaledi 210.386 crocieristi, 28 mila in meno dell’anno precedente (149 scali registrati).

Per quanto riguarda le competenze più dirette dell’Ente, è evidente come l’approvazione della leggedi riforma delle Autorità Portuali abbia inciso profondamente sugli iter di approvazione dei PianiRegolatori Portuali. Per quanto attiene a quello di Olbia – Golfo Aranci, questo potrà proseguire nelprocedimento, mentre il Piano Regolatore Portuale di Porto Torres dovrà confluire nel più ampioPiano Regolatore di Sistema Portuale, la cui redazione spetterà all’AdSP.

Relativamente al Demanio, l’Ente ha proseguito l’opera di riordino catastale delle aree dicompetenza e intensificato l’attività di rilascio delle concessioni per promuovere l’avvio di nuoveattività imprenditoriali e sociali.Per quanto riguarda il Lavoro Portuale, nel 2016 è stata confermata l’attività di coordinamento econtrollo delle imprese portuali, con un costante monitoraggio dei livelli occupazionali e dellecondizioni di lavoro. Dato sicuramente da evidenziare, a fronte dell’incremento dei traffici, il calodegli infortuni che si riducono a 4 soli casi, contro i 10 del 2015.

Anche nel campo della Security, nonostante l’innalzamento del livello di allerta nei mesi estivi e,quindi, l’intensificazione dei controlli ai passeggeri in partenza, il bilancio 2016 ha chiuso in positivo, senza alcun episodio riscontrato o particolare rallentamento nelle operazioni portuali. Sulle opere portuali, deciso impulso è stato dato alla programmazione di interventi diriqualificazione degli spazi portuali e manutenzioni straordinarie. Tra queste, la prosecuzione, conla consegna del progetto alla Commissione VIA, dell’iter dell’Hub portuale di Porto Torres(Antemurale); l’apertura della strada di collegamento viario nelle aree del Porto commerciale delloscalo turritano; la riqualificazione della Stazione Marittima di Golfo Aranci e la relativarisistemazione e potenziamento dell’illuminazione portuale.

Relativamente all’innovazione e allo sviluppo, nel 2016 l’Ente è risultato vincitore di 5 progettieuropei, ai quali parteciperà sia come partner diretto sia in convenzione con la Regione Sardegna – Assessorato ai Trasporti (GEECCTT-Iles, Nectemus, Circumvectio, Se.Dri.Port, SEDITERRA).“Nonostante il 2016 possa essere considerato un anno di transizione verso l’accorpamento delleAutorità Portuali – spiega Pietro Preziosi, Commissario Straordinario dell’Autorità Portuale delNord Sardegna – la relazione annuale approvata in Comitato rappresenta un bilancio di attivitàtutt’altro che ordinaria. L’Ente e la sua struttura hanno profuso un impegno costante per darerisposte concrete all’evoluzione del sistema portuale e marittimo e ad una ripresa dei trafficientusiasmante, con un incremento della domanda di ormeggi da parte degli armatori. Quella checonsegneremo alla nuova Autorità di Sistema Portuale è una realtà vivace e dai potenziali dicrescita enormi, i cui risultati positivi continueranno a vedersi anche nel 2017”.

Nel corso della seduta del Comitato, particolare attenzione è stata riservata al rilancio della storicaattività di sbarco del tonno nel porto di Olbia. Iniziativa partita ad inizio settimana, su richiesta dellaGenerale Conserve Spa (As do Mar), con il coinvolgimento della Compagnia portuale Corridoni,incaricata dalla società per le operazioni di scarico delle stive. Attività che ha trovato una prima edelicata difficoltà legata all’assenza, ad Olbia, del Posto di Ispezione Frontaliero, ufficio perifericodel Ministero della Salute, autorizzato dalla Commissione europea ad effettuare controlli veterinarisu animali vivi e prodotti di origine animale provenienti da Paesi terzi e destinati al mercatocomunitario o al transito verso altri Paesi. Una carenza che ha obbligato la nave New Takatsuki,proveniente dalle Seychelles, ad uno scalo tecnico nel Porto Canale di Cagliari per i controllisanitari, prima di riprendere il viaggio di altri due giorni verso Olbia, con un evidente aggravio deicosti.

Da subito abbiamo colto l’invito della Compagnia portuale a prendere posizione sulla vicenda –continua Preziosi – acquisendo le informazioni necessarie e confrontandoci con l’assessoreregionale all’Agricoltura e con il sindaco della città di Olbia per un intervento istituzionaleaffinché si aprisse un tavolo tecnico di confronto. Già nel corso della seduta odierna del Comitatoabbiamo ritenuto opportuno invitare uno dei vertici As do Mar, Ruggero Bogoni, che ci haillustrato le criticità ed i piani di sviluppo dell’azienda, ed allargare così il confronto con i membrieffettivi del nostro parlamentino, tra i quali quelli direttamente coinvolti, come i rappresentantidelle due imprese portuali e degli agenti marittimi, i rappresentanti dei lavoratori dei porti, oltreche, chiaramente, Dogane, Autorità Marittima e rappresentanti dei Comuni e della Provincia”.

Un servizio, quello del P.I.F., sospeso nel 2011 per carenza di specifici traffici da sottoporre acontrolli sanitari.“Rispetto a 6 anni fa – continua Preziosi – la situazione è decisamente mutata. La domanda dellostabilimento olbiese As do Mar prevede una movimentazione di almeno 16 mila tonnellate di tonno per quest’anno, l’equivalente di almeno 16 navi e altrettanti controlli. È impensabile, inoltre,considerata l’entità del traffico che viene generata ogni anno nei nostri porti, obbligare le navi aduno scalo tecnico su Cagliari. Pertanto, l’obiettivo è quello di procedere, così come previstodall’UE, alla richiesta di riattivazione del Posto di Ispezione Frontaliero ad Olbia e,nell’immediato, consentire i controlli sanitari direttamente al porto Cocciani”.