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Olbia, strada per le Vecchie Saline chiusa ma le discariche restano

Olbia, strada per le Vecchie Saline chiusa ma le discariche restano
Olbia, strada per le Vecchie Saline chiusa ma le discariche restano
Patrizia Anziani

Pubblicato il 19 June 2024 alle 20:00

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Olbia. Con l'avvicinarsi dell'estate, la spiaggia delle Vecchie Saline diventa teatro di un crescente malcontento. Questo angolo pittoresco, situato a sud di Olbia e raggiungibile dalla Strada statale 125, è noto per la sua bellezza naturale e la tranquillità che offre ai suoi visitatori.

Sebbene, secondo le linee guida degli stabilimenti balneari, la spiaggia possa contenere indicativamente sino a circa 600 persone, questa non è mai sovraffollata, nemmeno nei mesi più caldi, il che la rende un luogo ideale per chi cerca una fuga dalla frenesia della vita quotidiana. Tuttavia, da quando un imponente masso di granito è stato posizionato per impedire l'accesso ai veicoli sulla strada sterrata, che conduce all'area sud della spiaggia lunga circa 800 metri, olbiesi e i turisti esprimono frustrazione per le nuove restrizioni. 

Da circa un mese aumentano le segnalazioni di quell'insolito sbarramento che impedisce il transito a qualsiasi autoveicolo: ora tutti a piedi o in bicicletta. A tal proposito però, ci segnala una cittadina "Quello stesso percorso oggi sbarrato alle auto, che conduce all'area meridionale della spiaggia, veniva preferito anche da coloro che hanno difficoltà di movimento, non solo per avvicinarsi con più facilità alle passerelle, rispettivamente dislocate nei pressi dei due chioschi posizionati al centro e a sud dell’arenile, ma anche per via della bassa profondità dell’acqua che garantisce un bagno sicuro e piacevole. Per questo motivo, il tratto di mare che si affaccia sull’isola di Patron Fiaso è anche un luogo particolarmente apprezzato dalle famiglie, in particolare quelle con bambini piccoli", afferma la residente olbiese.  

Sebbene quel suggestivo tratto di strada di circa un chilometro, così  immerso nella macchia mediterranea, non sia più accessibile agli autoveicoli, non possiamo però rimanere indifferenti al fatto che nel corso del tempo tutta quell'area era diventata la preferita per il campeggio abusivo e l’abbandono dei rifiuti.  Il posizionamento del masso, per il quale il comune di Olbia è estraneo in quanto trattasi di area privata,  ha suscitato indignazione (leggi qui nostro articolo precedente), ma anche qualche timida approvazione per il provvedimento drastico intrapreso, prima di tutto, contro lo scempio ambientale.

Una coppia di residenti olbiesi, che abbiamo incontrato nel corso della nostra perlustrazione, ci ha rilasciato la seguente dichiarazione: "È vero che ora è difficile arrivare con la propria auto più vicino al tratto di spiaggia dove l'acqua è piu bassa, ma ora non si vedono tutte le discariche che fino all'anno scorso erano presenti. Era una vergogna. Oggi non c'è tutta la puzza generata dai tanti rifiuti scaricati ovunque. Certo, ci sono i pro e i contro, il posto è ora più pulito e si può passeggiare da soli o con gli animali, si può fare sport, andare in bicicletta. Ci sono però ancora discariche che a questo punto ci chiediamo come potranno essere bonificate", conclude la coppia mentre ci accompagna per segnalare alcune delle ultime discariche ancora presenti. Insomma tutta l'area delle Vecchie Saline è circondata da una natura di straordinaria bellezza per la quale però non sono state terminate le necessarie bonifiche. 

La decisione di bloccare l'accesso veicolare ha sollevato questioni importanti riguardo l'accessibilità e l'uso pubblico degli spazi naturali, evidenziando la necessità di un equilibrio tra la conservazione dell'ambiente e le esigenze della comunità locale. Mentre il dibattito continua, la spiaggia delle Vecchie Saline rimane un gioiello della costa sarda, un luogo dove la natura resiste e si manifesta in tutta la sua splendida semplicità.